MERS

MERS

La Sindrome Respiratoria Mediorientale da Coronavirus (MERS) è una malattia infettiva provocata da uno dei sette sottotipi di coronavirus che infettano l’essere umano.

Individuata per la prima volta nel 2012 nella città di Jeddah in Arabia Saudita, ma presente in tutte le regioni del Paese, è stata identificata al 2018 in 27 paesi, con 2.260 casi confermati e un totale di 803 decessi.

CAUSE

Orthocoronavirinae è una sottofamiglia di virus, noti anche come coronavirus, della famiglia Coronaviridae che include il genere Coronavirus. È un Virus a simmetria elicoidale con genoma costituito da RNA a singolo filamento avvolto da capside.

La sua morfologia è formata dagli spike virali, glicoproteine che attraversano il pericapside, dette proteine S, dalle proprietà emoagglutinanti e di fusione. Tra nucleocapside e pericapside si interpone un rivestimento proteico costituito dalla proteina M (matrice).

Sono sette i virus appartenenti a questa famiglia in grado di infettare l’essere umano. Tutti provocano malattie respiratorie, tra cui raffreddore, polmonite e bronchite, ma tre in particolare causano infezioni respiratorie molto gravi e talvolta fatali:

  • Il Sars-Cov 2: un nuovo coronavirus identificato come la causa della malattia da coronavirus nel 2019 (COVID-19) che ha iniziato a Wuhan, in Cina, alla fine del 2019 e si è diffuso in tutto il mondo;
  • Il coronavirus Mers-CoV identificato nel 2012 come la causa della sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS);
  • Il Sars-CoV identificato nel 2003 come la causa di un focolaio di sindrome respiratoria acuta grave, iniziato in Cina verso la fine del 2002.

TRASMISSIONE

Il virus MERS-CoV è zoonotico: si sviluppa, quindi, negli animali e viene trasmesso all’uomo in un secondo momento.

Dalla comparsa della malattia nel 2012 sono continuate le ricerche per individuare i principali responsabili dell’infezione nell’essere umano. Dal punto di vista epidemiologico, è emerso che i cammelli siano la principale fonte di infezione nell'uomo, mentre indagini condotte in diversi paesi, tra cui Europa e Sud Africa, hanno portato all’attenzione l'elevata carica virale di MERS-CoV nei campioni fecali di alcune specie di pipistrelli.

È possibile anche la trasmissione da un paziente infetto a uno sano, tipicamente per contatto diretto o tramite particelle (droplets) infette emesse durante la respirazione. È anche possibile il contagio per via indiretta, a seguito del contatto con materiali e superfici contaminati.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA

Lo scoppio dell'infezione da MERS-CoV in Arabia Saudita ha provocato molte infezioni e decessi. Dal focolaio principale il virus si è successivamente diffuso nei paesi vicini del Medio Oriente, tra cui Qatar, Bahrain, Kuwait, Tunisia e Giordania.

L'epidemia si è diffusa anche in Europa, Nord Africa, Sud-est asiatico e Stati Uniti attraverso viaggiatori infetti di ritorno dal Medio Oriente.

Durante l'epidemia di MERS-CoV sono stati segnalati casi di infezione in 27 paesi, di cui 12 localizzati nella regione del Mediterraneo orientale. Un totale di 1.227 casi di MERS-CoV, sono stati segnalati in Arabia Saudita da giugno 2012 a dicembre 2015; di questi, 728 pazienti sono guariti e 549 sono morti a causa dell'infezione.

SINTOMI

I sintomi osservati tra i casi documentati di infezione da MERS-CoV comprendono tosse, febbre, rinorrea (il naso che cola), mancanza di respiro, sintomi gastrointestinali, nausea, vomito, affaticamento e dolori muscolari. Nei casi gravi causa insufficienza respiratoria. Esistono tuttavia alcuni casi confermati asintomatici.

Il MERS-CoV causa complicanze più gravi nei pazienti immunocompromessi con una storia di diabete e malattie polmonari perché questi individui sono più inclini ad acquisire l'infezione.

DIAGNOSI

L’identificazione è resa complessa nelle prime fasi della malattia dall’aspecificità dei sintomi. La polmonite può permettere di distinguerla, ma non è sempre presente. Si può sospettare l’infezione se i sintomi sono apparsi nelle due settimane successive un viaggio in Medio Oriente.

La diagnosi si effettua prevalentemente con due strumenti: i test sierologici che misurano la presenza di anticorpi a seguito di un’infezione, e i test basati sulle tecniche PCR, che individuano la presenza nel corpo di componenti del virus.

TRATTAMENTO

Non esiste una terapia approvata per le infezioni da SARS e MERS. Ad oggi, la principale strategia di gestione del MERS-CoV è la somministrazione di antipiretici e analgesici, il mantenimento dell'idratazione e il supporto respiratorio tramite ventilazione meccanica o ossigenazione extracorporea.

Se un paziente con MERS-CoV ha una coinfezione batterica, il trattamento è diretto all'uso di antibiotici.

Pubblicazioni recenti hanno discusso diverse opzioni (interferone, lopinavir/ritonavir, ribavarina, inibitori della replicazione del virus, ad esempio, gli inibitori della cilcofilina e anticorpi neutralizzanti MERS-CoV), ma nessuno di questi agenti ha dimostrato di essere definitivamente efficace.

Recentemente, tre anticorpi monoclonali umani, m336, m337 e m338, che prendono di mira il dominio legante il recettore (CD26/DPP4) della glicoproteina spike MERS-CoV sono riusciti a neutralizzare il virus.

PREVENZIONE

Per prevenire la diffusione dell'infezione da MERS-CoV è fondamentale adottare l’uso di DPI (Dispositivi di Protezione Individuali): camici, guanti e l'uso di maschere chirurgiche. Le autorità sanitarie locali devono imporre il rispetto di precauzioni appropriate quando si trattano pazienti infetti da MERS-CoV.

Per i viaggiatori che si recano nelle regioni endemiche il rischio di contrarre l’infezione da MERS-CoV è relativamente basso. Tale rischio dipende dall'eventuale contatto con pazienti contagiati nelle strutture sanitarie, con dromedari o prodotti derivati da questi animali.

In molti paesi del Golfo Persico, i camelidi sono preziose fonti di latte e carne. Lo spostamento e il commercio di animali infetti, in particolare di cammelli, è una potenziale fonte di diffusione dell'infezione da MERS-CoV. I viaggiatori devono pertanto evitare i contatti con persone o animali malati e seguire le misure d’igiene personale oltre a porre attenzione al consumo di alimenti sicuri, cotti e ancora caldi.

Attualmente, non è disponibile un vaccino per prevenire l'infezione da MERS-CoV e non è noto se le vaccinazioni introdotte con la pandemia da Sars-Cov19, conferiscano una protezione crociata anche per l’infezione da Mers-CoV.
 

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Le informazioni presentate hanno natura generale, sono pubblicate con scopo divulgativo per un pubblico generico e non sostituiscono il rapporto tra paziente e medico.
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