Redazionale

Cibi pericolosi in viaggio

Data pubblicazione: 19/12/2022
Categoria: News - Autore: Tiziana Landi

Cibi pericolosi in viaggio

Viaggiare è una delle esperienze più piacevoli e appaganti che esistano, ma può comportare anche dei rischi per la salute, che spesso si nascondono in alcune delle abitudini quotidiane più comuni, come mangiare e bere.

Cibo e acqua, infatti, se non adeguatamente conservati, trattati e cucinati, possono causare infezioni alimentari anche molto gravi. Un'eventualità più probabile se la destinazione è un Paese tropicale o equatoriale, come l’America Latina, l’Africa, il Medio Oriente, il Sud-Est asiatico, oppure caratterizzato da condizioni igieniche precarie.

Come proteggersi? In questo articolo illustreremo i pericoli legati al consumo di alimenti e bevande contaminati, scopriremo i cibi sicuri e quelli da evitare e approfondiremo gli accorgimenti da adottare per non correre rischi e godersi il viaggio, di piacere o di lavoro, senza preoccupazioni.

Cibi contaminati e tossinfezioni alimentari: i rischi per la salute

Il cibo e l'acqua (sia per uso alimentare che per uso igienico) sono un potenziale veicolo di trasmissione di tossinfezioni alimentari, ovvero di malattie causate dall'ingestione di alimenti e bevande contaminati da microrganismi patogeni o dalle loro tossine, come Salmonella, Listeria, Escherichia Coli, Vibrione del colera. Per questo motivo, soprattutto quando si viaggia in Paesi caldi o con condizioni sanitarie non ottimali, è molto importante adottare alcune semplici precauzioni per prevenire le infezioni da contaminazione dei cibi, dovute alle elevate temperature, al mancato rispetto delle più basilari norme igieniche, a una cattiva conservazione o a metodi di cottura che favoriscono la permanenza di virus, batteri e parassiti.

Il rischio, in caso contrario, è quello di esporsi a malattie che non solo rovinano il viaggio con fastidiosi disturbi, per lo più di natura intestinale, ma che possono anche mettere in serio pericolo la salute. Tra queste ci sono la diarrea del viaggiatore, molto comune soprattutto tra chi visita i Paesi tropicali, la febbre tifoide, il colera, l'amebiasi, l'epatite A e altre infezioni diarroiche. I bambini, gli anziani, le donne in gravidanza e le persone con difese immunitarie indebolite sono particolarmente a rischio, ma il pericolo può riguardare tutti i viaggiatori. Fortunatamente, seguire scrupolosamente alcune semplici regole aiuta a proteggersi.

Acqua e bevande: come prevenire le contaminazioni in viaggio

In viaggio è molto importante prestare attenzione all'acqua che si beve e che si utilizza per la preparazione di alimenti o bevande e per uso igienico. Una conservazione non ottimale, infatti, per esempio in contenitori sporchi o a temperature troppo elevate, può alterare le caratteristiche qualitative dell'acqua potabile e aumentare il pericolo di contaminazione.

Per non correre rischi, è consigliabile bere solo acque in bottiglia sigillata, perché i controlli preventivi di igiene e sicurezza a cui vengono sottoposte garantiscono che siano microbiologicamente e tossicologicamente pure. Può essere anche utile controllare che tappo e sigillo siano integri prima di consumarle.

In mancanza di acqua potabile, è opportuno farla bollire o aggiungere appositi disinfettanti prima di utilizzarla.

L'acqua viene impiegata anche per preparare gelati, granite e cubetti di ghiaccio che sono, quindi, da evitare se non si è certi della provenienza e della qualità dell'acqua utilizzata.

Allo stesso modo, è bene usare acqua “sicura” (bollita o disinfettata) per il lavaggio dei cibi crudi, come la frutta e la verdura.

Infine, è preferibile utilizzare acqua in bottiglia o trattata anche per lavarsi i denti. Il rischio di contrarre un'infezione lavandosi con l'acqua corrente è basso, ma per precauzione è utile seguire questa semplice regola.

Cotto, caldo, sbucciato: l'identikit del cibo sicuro

“Lessalo, cuocilo, sbuccialo oppure scordatelo”, cioè mangia i cibi ben cotti e ancora caldi e la frutta dopo averla sbucciata: questo celebre detto riassume il principio da rispettare per proteggersi dal pericolo di tossinfezioni in viaggio.

Le alte temperature della cottura, infatti, distruggono o neutralizzano gli eventuali virus e batteri presenti. Per lo stesso motivo, è importante consumare caldi gli alimenti cotti, perché il raffreddamento crea un ambiente ideale per lo sviluppo di nuovi agenti patogeni. Adottare queste precauzioni è essenziale soprattutto per i cibi facilmente deteriorabili e, quindi, potenzialmente attaccabili dai microrganismi, come latte, carne, uova, pesce e frutti di mare. Le cozze, in particolare, non dovrebbero mai essere mangiate crude o poco cotte, perché per nutrirsi “filtrano” l'acqua dell'ambiente in cui vivono, assorbendo così le sostanze inquinanti e gli agenti patogeni: condirle con il limone non ha alcun effetto disinfettante e non serve a eliminarli. Latte e latticini, invece, dovrebbero essere scelti pastorizzati perché la pastorizzazione è un trattamento termico che, attraverso il calore, riesce a disattivare gran parte dei microrganismi.

È anche importante lavare la frutta con acqua “sicura” ed eliminare la buccia, dove possono depositarsi sostanze nocive come pesticidi e inquinanti, prima di mangiarla. È, inoltre, consigliabile sbucciare personalmente la frutta piuttosto che consumarla già sbucciata, per evitare che qualcuno possa contaminarla con le mani sporche. Anche la verdura deve essere accuratamente lavata prima del consumo. È comunque preferibile mangiare verdure cotte, piuttosto che un'insalata, se non si è certi della qualità dell'acqua utilizzata per il lavaggio.

Sicurezza alimentare in viaggio: cosa mangiare e cosa evitare

Ecco un prospetto sintetico che riassume quali sono i cibi e le bevande che possono essere consumati in tranquillità in viaggio e quali, invece, quelli che è meglio evitare perché potenzialmente contaminati.

Cibi sicuri

  • acqua e bevande in bottiglia sigillata (meglio se gassate);
  • carne, pesce e uova ben cotti;
  • latte confezionato;
  • cibo “secco” (pane, biscotti);
  • cibo in scatola (prestando attenzione alla data di scadenza);
  • cibo servito caldo (cioè a temperature superiori ai 60°C);
  • bevande in tazza (solo se bollenti);
  • frutta sbucciata dal consumatore;
  • verdure cotte.

Cibi a rischio da evitare

  • bevande con ghiaccio;
  • bevande e gelati artigianali;
  • cibi freddi;
  • salse e creme fredde;
  • carne di animali selvatici locali;
  • cibi crudi o poco cotti;
  • frutta e verdura non lavate;
  • insalate;
  • latte e latticini non pastorizzati.

Raccomandazioni utili per proteggersi dalle tossinfezioni

Oltre a fare attenzione a cosa mangiare e cosa evitare, ci sono alcune buone pratiche generali che è utile adottare per tenere lontano il rischio di tossinfezioni.

  • Frequentare solo bar e ristoranti considerati sicuri, evitando quelli in cui non sia curata l'igiene;
  • Non acquistare generi alimentari e bevande da venditori ambulanti, che spesso non rispettano le norme igieniche più elementari e non garantiscono che la conservazione, la manipolazione e la cottura dei cibi avvengano in un ambiente salubre;
  • Curare con scrupolo l’igiene personale e lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone o con un disinfettante a base alcolica, soprattutto prima dei pasti e dopo aver utilizzato i servizi igienici;
  • Prima di partire, raccogliere informazioni dettagliate sul Paese in cui ci si recherà. Il grado di sviluppo economico, il clima e il contesto sociale, infatti, spesso influiscono sulle condizioni igienico-sanitarie e, di conseguenza, sulla sicurezza e la qualità del cibo.

Contro alcune malattie infettive sono disponibili vaccini, che in genere sono raccomandati a chi viaggia in Paesi in cui alcune infezioni sono endemiche. Consultare le indicazioni del Ministero della Salute sulle misure di profilassi vaccinale previste è, dunque, un'altra buona abitudine utile prima della partenza.

Essere consapevoli dei potenziali pericoli legati al consumo di cibo e acqua non sicuri e delle soluzioni più efficaci per prevenirli è il modo migliore per proteggere la propria salute in viaggio.

Fonti:

“La gestione del lavoratore trasfertista in era pandemica e postpandemica: esperienza pratica”: intervento di Vincenzo Nicosia, Direttore Scientifico Medicina dei Viaggi Ambimed, al congresso SIMVIM (Società Italiana di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni) (30 giugno 2022, Torino)

saluteinviaggio

who

cdc.gov

Trovi questo articolo interessante? Condividilo sui social
Progettazione e sviluppo a cura di TECNASOFT