Redazionale

Continua il colera in Nigeria

Data pubblicazione: 02/11/2022
Categoria: Alert dal mondo - Autore: Staff Ambimed

Continua il colera in Nigeria

Continua l’epidemia di colera in Nigeria, dove, al 5 ottobre, sono stati registrati più di 5.000 casi con 178 decessi in 13 aree del governo locale nello stato del Borno, nel nordest della Nigeria.

Nei primi nove mesi dell’anno i casi di colera in totale sono stati 10.754.

Undici stati nigeriani rappresentano la quasi totalità di tutti i casi cumulativi: Borno, Yobe, Katsina, Taraba, Cross River, Gombe, Jigawa e Bauchi.

 

 

Il colera

Il colera è un'infezione diarroica acuta causata dall'ingestione di cibo o acqua contaminati dal batterio Vibrio cholerae.

Si tratta di una malattia estremamente virulenta, caratterizzata da un periodo di incubazione tra le 12 ore ai 5 giorni. La maggior parte delle persone infette da V. cholerae non sviluppa alcun sintomo, sebbene i batteri siano presenti nelle feci per 1-10 giorni dopo l'infezione e vengano reimmessi nell'ambiente, potenzialmente infettando altre persone.

Tra le persone che sviluppano sintomi, la maggior parte presenta sintomi moderati, mentre una minoranza sviluppa diarrea acquosa acuta con grave disidratazione che può portare fino al decesso se non trattata.

Il colera è una malattia facilmente curabile. La maggior parte delle persone può essere trattata con successo attraverso la pronta somministrazione di una soluzione di reidratazione orale (ORS). I pazienti gravemente disidratati a rischio di shock richiedono una rapida somministrazione di liquidi per via endovenosa. Generalmente, a questa tipologia di pazienti vengono somministrati anche antibiotici appropriati per ridurre la diarrea, la quantità e la durata dell'escrezione di V. cholerae nelle feci. Con un trattamento precoce e adeguato, il tasso di mortalità dovrebbe rimanere al di sotto dell'1%.

La trasmissione del colera è strettamente legata all'accesso inadeguato all'acqua pulita e alle strutture igienico-sanitarie. Le conseguenze di una crisi umanitaria, come l'interruzione dei sistemi idrici e sanitari, possono aumentare il rischio di trasmissione del colera, se i batteri sono presenti o introdotti.

Le Autorità sanitarie raccomandano la vaccinazione preventiva a tutti i viaggiatori che devono recarsi in aree dove è attiva la trasmissione del colera. Attualmente esistono deversi vaccini orali contro il colera, tra cui: Dukoral e Vaxchora.

Dukoral può essere somministrato a tutti gli individui di età superiore ai 2 anni, con una schedula a due dosi, mentre i bambini di età compresa tra 2 e 5 anni richiedono una terza dose. Dukoral è utilizzato principalmente per i viaggiatori. Due dosi di Dukoral forniscono protezione contro il colera per due anni.

Anche Vaxchora può essere somministrato a tutti gli individui di età superiore ai 2 anni, ma la sua schedula vaccinale prevede una singola dose orale, da assumere almeno 10 giorni prima della possibile esposizione.

 

Fonte: Reliefweb; WHO, OutbreaknewsToday

 

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