Redazionale

Covid-19 e manifestazioni cutanee

Data pubblicazione: 30/04/2021 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Mauro Berta - Dott.ssa Alessandra Scarabello

Covid-19 e manifestazioni cutanee

Diversi pazienti con infezione da Covid-19, sintomatici e non, hanno presentato un coinvolgimento cutaneo dalle differenti tipologie di manifestazione.

I soggetti convolti sono di ogni età: pediatrici, giovani, adulti o di età avanzata e hanno riportato rash cutanei diffusi, con aspetto di esantema morbilliforme, con lesioni vescicolose tipo varicella o lesioni pomfoidi che ricordano l’orticaria. Di solito il prurito non è intenso e tali manifestazioni risolvono in alcuni giorni. Qui un esempio di Rush su paziente Covid-19:

 

 

 

 

Negli asintomatici si sono riscontrate inoltre lesioni acroposte (mani/piedi) simili ai comuni geloni da freddo. Una sorta di geloni anche con temperature alte, macule rosse, gonfie con prurito è anche sensazione di bruciore.

 

 

 

  

 

 

Alcune indagini istopatologiche hanno evidenziato che la principale ipotesi è riferita ad un effetto indiretto dell’infezione virale con un meccanismo di reazione immunologica versus piccoli vasi cutanei che colpisce in maggioranza pazienti in età pediatrica, adolescenti e giovani.
 

 

 

Su duecento di questi soggetti si è concentrato uno studio del SIDEMAST (Società Italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse) in collaborazione con ventun centri dermatologici italiani.

Tra le varie obiettività cutanee riconosciute ci sono lesioni tipo geloni, livedo reticularis (sorta di ecchimosi da trauma con raccolta ematica sottocute), vasculite (lesioni color vinaccia con possibile evidenza di ulcere sugli arti inferiori) eruzioni morbilliformi, orticarioidi, o tipo varicella.

Tutte queste manifestazioni vanno correlate statisticamente alla gravità dell’infezione da Coronavirus suddivisa tra asintomatici, di gravità lieve, moderata e grave su un campione dall’età media di 57 anni.

Il risultato ha evidenziato manifestazioni cutanee tra queste percentuali di soggetti:

  • 15,5% tra gli asintomatici,
  • 25,5% tra i pazienti affetti da Covid-19 in forma lieve,
  • 47,5% tra i pazienti affetti da Covid-19 in forma moderata,
  • 11,5% tra i pazienti affetti da Covid-19 in forma severa.

e con rilevanza dei seguenti fenotipi cutanei:

  • 13,2% lesioni orticarioidi,
  • 27,4% eruzioni morbilliformi,
  • 16,2% eruzioni di tipo varicella,
  • 25,4% geloni con una durata media di 22 gg,
  • 3,6% livedo reticularis,
  • 10,7% vasculite con una durata media di 12 gg.

Questo importante lavoro nazionale ha evidenziato come “i segnali” cutanei possono essere indicativi dell’infezione da Covid-19 e dovrebbero indurre ad eseguire il tampone molecolare.

Per focalizzare meglio il rapporto tra cute e Covid-19 è opportuno sottolineare innanzitutto come il tasso medio di letalità sia direttamente proporzionale all’avanzare dell’età, ecco i numeri

  • 0,01-0,02% da 0 a 29 anni
  • 0,05% da 30 a 39 anni
  • 0,18% da 40 a 49 anni
  • 0,64% da 50 a 59 anni
  • 2,91% da 60 a 69 anni
  • 9,99% da 70 a 79 anni
  • 19,6% da 80 a 89 anni
  • 24,95% > 90 anni

Inoltre, i dati del 16 dicembre 2020 elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità su un campione di 5.962 decessi, definiscono le seguenti patologie come principali cause associate ai decessi in Italia:

  • ipertensione arteriosa 66%,
  • diabete mellito tipo 2 29,1%,
  • cardiopatia ischemica 27,9,
  • fibrillazione atriale 24,3%,
  • demenza 23,3%,
  • insufficienza renale cronica 21%,
  • broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) 17,4%,
  • cancro attivo negli ultimi 5 anni 17%,
  • scompenso cardiaco 16,3%,
  • ictus 11,6%,
  • obesità 10,6%,
  • insufficienza. respiratoria 6,8%,
  • epatopatia cronica 4,7%,
  • malattie autoimmuni 4,3%.

Di cui il 66,2% con tre o più patologie, il 18,4% con due patologie, il 12,4% con una patologia e il 3,1% con zero patologie.

L’infezione da coronavirus ha poi sintomi generali molto differenti tra paziente e paziente che possiamo dividere in:

  • Comuni. Febbre, tosse secca, affaticamento
  • Rari. Cefalea, congestione nasale, gola infiammata, tosse con espettorato, respiro corto, dolore muscolare o articolare, brividi, nausea e/o vomito, diarrea.
  • Nei casi più gravi. Febbre alta, insufficienza respiratoria grave con desaturazione, emottisi, leucopenia, insufficienza renale.

Gli specialisti dermatologi dicono...

Il coinvolgimento dermatologico presenta manifestazioni che ormai la maggior parte degli specialisti ha cominciato a riconoscere. È necessario, tuttavia estendere tale conoscenza anche alla medicina del territorio, in particolare per le lesioni cutanee nei soggetti asintomatici

In modo da poter intervenire in maniera mirata.

Questa consapevolezza non è sempre esistita: gli specialisti hanno cominciato a valutare il coinvolgimento cutaneo dopo riscontri riportati dalla letteratura internazionale nella prima fase della pandemia.

È opportuno riportare alcuni esempi:

  • Wuhan. 2 casi su 1099 pazienti (lo 0,2%) hanno riportato manifestazioni esantematiche senza particolari caratteristiche.
  • Thailandia. 1 caso con un rash diffuso con petecchie e trombocitopenia inizialmente descritto come la tropicale Dengue.
  • Guandong (Cina). 1 caso con esordio di eritema generalizzato insorto 4 gg prima delle manifestazioni respiratorie. Cluster familiare.
  • New York. un giovane paziente senza comorbidità che ha esordito con rash morbilliforme durato 6 gg con peggioramento delle condizioni respiratorie fino alla terapia intensiva sotto ricovero.
  • Lecco. 18 pazienti su 88 (20,4%) con manifestazioni cutanee di cui 8 all’inizio della patologia e 10 durante il ricovero. 14 pazienti hanno presentato rash cutaneo, 3 orticaria e 1 rash varicelliforme.
  • Spagna. 2 casi con rash orticarioide al giorno 6 e 13 di malattia.

Vanno considerate possibili reazioni allergiche da farmaci (eosinofili infiltrato perivascolare), ma ricordiamo in ultima analisi quanto sia importante non sottovalutare la cute per una diagnosi corretta e tempestiva dell’infezione da Covid-19. Talvolta quale sintomo inaugurale, talvolta come manifestazione esclusiva.

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