Redazionale

Covid: via le mascherine, decade l’obbligo vaccinale

Data pubblicazione: 16/06/2022
Categoria: News - Autore: Dott.ssa Maddalena Maganza

Covid: via le mascherine, decade l’obbligo vaccinale

Il virus muta, le condizioni climatiche cambiano, il tasso di immunizzazione della popolazione è molto alto, e così la curva epidemica è sotto controllo: sia il numero di contagiati che quello di malati sono stabili. Di conseguenza, il 15 giugno sono decadute la maggior parte delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia contenute nella Legge n. 52 del 19 maggio 2022, norma che aveva convertito in legge, con alcune integrazioni, i contenuti Decreto Legge del 24 marzo 2022 (meglio noto a noi tutti come “Decreto Riaperture”).

Quali erano quindi le principali regole in vigore dal 1° maggio fino al 15 giugno?

  • Per quanto riguarda l’utilizzo della protezione facciale FFP2 (la più protettiva, sia per chi la indossa che per le persone vicine), l’obbligo era riservato a chi utilizzava mezzi di trasporto pubblici: treni interregionali, Intercity e Alta Velocità, navi e traghetti interregionali, aerei commerciali adibiti al trasporto di persone (aerei di linea), scuolabus, autobus di linea o turistici, taxi
  • Obbligo invece di mascherina chirurgica per chi assisteva a spettacoli aperti al pubblico che si svolgevano al chiuso (teatri, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo) e a eventi e competizioni sportive ma solo per quelli che si tenevano al chiuso. Obbligo anche a scuola, sia per gli studenti che per il personale.

In tutti gli altri luoghi pubblici al chiuso o comunque aperti al pubblico vigeva solo la “raccomandazione” di utilizzare protezioni facciali, senza alcun obbligo formale: quindi “via” mascherina nei negozi, ristoranti, bar.

Il 15 giugno è terminato anche l'obbligo vaccinale per over 50, personale scolastico e forze dell'ordine.

E dal 16 giugno? Quali sono gli obblighi confermati e quelli eliminati dall’ultimo Decreto-legge, firmato proprio in extremis il 15 giugno stesso (e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale al momento della pubblicazione di questo articolo)?

L’unica proroga sostanziale (dal 15 giugno fino al 30 settembre) riguarda l’utilizzo di protezione FFP2 sui mezzi di trasporto pubblico terresti (su ruota e rotaia) e marittimi. Per quanto riguarda invece il trasporto aereo, anche l’Italia adegua le proprie regole a quelle in vigore nel resto d’Europa, eliminando, cioè, qualsiasi obbligo.

Perché per i passeggeri di treni, taxi e traghetto sussiste l’obbligo di indossare la FFP2, mentre per chi vola in aereo questo obbligo è superato? Perché, in effetti, gli aeromobili possiedono dei sistemi di filtrazione estremamente sofisticati: A bordo l’aria viene cambiata ogni 2-3 minuti e i filtri HEPA sono in grado di rimuovere il 99,9% di particelle inclusi batteri e virus. Il getto d’aria, inoltre, arriva dall’alto verso il basso così da ridurre la potenziale trasmissione del contagio.

Non c’è più obbligo di mascherina nemmeno a teatro, al cinema e in generale per tutti gli spettacoli e le manifestazioni sportive al chiuso.

È stato superato anche l'obbligo, per gli studenti, di indossare la mascherina durante gli esami di maturità e terza media.

Per quanto riguarda il lavoro, invece, nella Pubblica Amministrazione il dispositivo di protezione individuale era già solo raccomandato, mentre nel privato è ancora obbligatorio ma solo in funzione del protocollo siglato da sindacati e imprese che sarà rivisto in ogni caso entro il mese di giugno.

L’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie è stato prorogato oltre il 15 giugno, anche per gli utenti, i visitatori e i lavoratori delle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali.

Quello descritto è lo stato delle cose attuale, in una fase definita “post-emergenza” in cui ci stiamo probabilmente avviando verso una situazione stabile e controllata, anche grazie alla capillare campagna vaccinale. Purtroppo, in questi lunghissimi 28 mesi di pandemia, abbiamo imparato che il virus Sars-CoV-2 è estremamente mutevole e imprevedibile. Un utilizzo comunque consapevole e responsabile delle protezioni facciali, così come dell’igiene delle mani, resta sicuramente il primo presidio di prevenzione dal contagio.

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