Redazionale

Febbre Dengue: aumento dell’incidenza di 30 volte negli ultimi 50 anni

Data pubblicazione: 28/08/2023
Categoria: News - Autore: Dott. Vincenzo Nicosia

Febbre Dengue: aumento dell’incidenza di 30 volte negli ultimi 50 anni

La Dengue è una malattia acuta, virale, trasmessa all'uomo dalla puntura di alcuni tipi di zanzara Aedes (Aegypti, Albopictus). Non si ha contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7- giorni, ed è in questo periodo che la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. Si presenta in quattro sierotipi, i più diffusi sono il 2 ed il 4.

Dapprima diffusa solo in zone Caraibiche (Cuba) ed in alcune zone dell’America Latina, negli ultimi anni la diffusione della dengue è aumentata in molte regioni tropicali fino a coinvolgere qualche Paese Europeo, a causa dei cambiamenti climatici e dell’aumento di spostamento di merci e persone. Periodicamente si è assistito ad epidemie diffuse in America Latina (ormai coinvolti tutti i Paesi), India, Sud Est Asiatico.

In alcuni Paesi è considerata un grande problema di sanità pubblica con campagne mirate di prevenzione per contenere il fenomeno.

Attualmente è diffusa nell'Africa Sub - Sahariana, nell'America centrale ed in quella Sub - Tropicale, nei Caraibi, in tutto il Sud - Est Asiatico, nell'Asia sud - Occidentale, in Oceania ed in Estremo Oriente.

Negli ultimi 20 anni l’incidenza della Dengue è drammaticamente aumentata il tutto il mondo. Nel 2000 i casi notificati presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) erano 505.430, nel 2019 5.200.000. Purtroppo, però, i casi notificati sono solo una minima parte dei numeri reali della Dengue.

Secondo le stime attuali dell’OMS attualmente nel mondo 3.9 miliardi di persone sono a rischio, ogni anno 400 milioni di vengono infettate, 100 milioni svilupperanno la malattia e 40.000 andranno incontro a morte per complicanze.

Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, tumefazioni delle palpebre, emorragie congiuntivali, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dalla comparsa della febbre. Spesso nei bambini non compaiono questi sintomi. 

Non esiste un trattamento specifico per la dengue, e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Le cure di supporto alla guarigione consistono in riposo assoluto, uso di farmaci per abbassare la febbre e somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. In qualche caso, stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane.
La malattia può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi da diverse parti del corpo che possono causare collassi e, in alcuni casi risultare fatali.                      

La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.
La misura preventiva più efficace oltre al vaccino (a breve disponibile anche in Europa) è quella di evitare di entrare in contatto con le zanzare vettore del virus. Diventano quindi prioritarie pratiche come l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere e tende. Per ridurre il rischio di epidemie di dengue, il mezzo più efficace è la lotta sistematica alla zanzara che funge da vettore della malattia. Ciò significa eliminare tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle zone abitate, ed effettuare campagne di disinfestazione.

Mappa della diffusione della Dengue nel mondo (from CDC): attualmente 3.9 miliardi di persone vivono in 125 Paesi a rischio Dengue.

 

 

Finalmente, dopo anni di studi ed in passato di insuccessi, è arrivato in Europa, e a breve disponibile in Italia, un vaccino efficace e sicuro contro la Febbre Dengue. Si tratta di QDEnga, vaccino vivo attenuato, in grado di proteggere dai 4 sierotipi. Deve essere somministrato per via sottocutanea nella parte alta del braccio (muscolo deltoide) a partire dai 4 anni di età, e prevede la somministrazione di due dosi, distanziate di tre mesi. Al momento non vi sono dati quando somministrare un’eventuale dose di richiamo (probabilmente una dose dopo 3- 5 anni). Il vaccino è ben tollerato e gli effetti indesiderati sono quelli comuni ad altri vaccini (dolore in sede di inoculo, mal di testa, dolore muscolare).

È l’unico vaccino in grado di proteggere anche i soggetti che in passato hanno contratto la Dengue (questo è un limite del precedente vaccino). Sarà sicuramente un vaccino da proporre a tutti i viaggiatori Internazionali.


 

Fonti:

https://www.epicentro.iss.it/febbre-dengue/pdf/Eurosurv07.pdf

World Health Organization. Dengue and Severe Dengue. January 2022. Retrieved December 2022.

CDC Atlanta. Dengue Around the world. Dengue’s risk map. December 2022  

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