Redazionale

Focolai di Epatite A in Europa

Data pubblicazione: 04/10/2022
Categoria: Alert dal mondo - Autore: Staff Ambimed

Focolai di Epatite A in Europa

Al 29 settembre 2022, sono stati segnalati oltre 300 casi di epatite A correlati dallo stesso ceppo in sette paesi europei: Austria (7 casi), Germania (8 casi), Ungheria (161 casi), Paesi Bassi (8 casi), Slovenia (35 casi), Svezia (8 casi), e il Regno Unito (76 casi).

Il primo focolaio è stato notificato in Ungheria il 15 febbraio 2022, con il primo caso di epatite A di genotipo 1b segnalato all'inizio di dicembre 2021, ed il numero settimanale di casi segnalati in calo da giugno. Tra i diversi cluster ipotizzati dalle autorità, è stata identificata un’epidemia di origine alimentare in un ristorante in Ungheria, dove 16 persone si sono ammalate dopo aver consumato una zuppa fredda a base di bacche congelate. Anche se nel Regno Unito non è stata ancora identificata la precisa fonte di infezione, le indagini epidemiologiche hanno indicato la probabile trasmissione alimentare, oltre alla trasmissione da persona a persona.

L’epatite A

L'epatite A è un'infiammazione del fegato causata dal virus dell'epatite A (HAV). Il virus si diffonde principalmente tramite l’assunzione di cibo o acqua contaminata. La malattia, infatti, è strettamente associata ad acqua o cibo non sicuri, servizi igienici inadeguati e rapporti sessuali di tipo orale-anale.

A differenza dell'epatite B e C, l'epatite A non causa una malattia epatica cronica, ma provoca sintomi debilitanti e, anche se più raramente, epatite fulminante con insufficienza epatica acuta, che può risultare fatale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che globalmente oltre 7000 persone siano decedute a causa dell’infezione da epatite A nel 2016.

Il periodo di incubazione dell'epatite A varia tra i 14 e 28 giorni. Generalmente i sintomi includono febbre, malessere, perdita di appetito, diarrea, nausea, disturbi addominali, urine di colore scuro e ittero (ingiallimento degli occhi e della pelle). Tuttavia, molte persone possono rimanere asintomatiche.

I virus dell'epatite A sopravvivono nell’ambiente e sono in grado di resistere alle procedure utilizzate per inattivare o controllare i patogeni negli alimenti, come l’acidificazione o il congelamento.

La diagnosi viene effettuata testando gli anticorpi dell'immunoglobulina G (IgM) specifici per HAV, oppure la rilevazione dell’RNA virale.

Non esiste un trattamento specifico per l'epatite A. Il recupero dai sintomi successivi all'infezione può essere lento e può richiedere diverse settimane o mesi.

Prevenzione

La prevenzione di focolai di epatite A si basa sul miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, la sicurezza alimentare e l'immunizzazione. Il vaccino anti epatite A è costituito da virus inattivati e viene somministrato per via intramuscolare. La scheda vaccinale prevede 2 dosi da somministrare con un intervallo di 6 mesi. Il vaccino ha un’efficacia del 95-99% con una durata di oltre 25 anni, se non a vita.

Fonte: ECDC; WHO

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