Redazionale

Focolaio di colera in Libano

Data pubblicazione: 18/10/2022
Categoria: Alert dal mondo - Autore: Staff Ambimed

Focolaio di colera in Libano

Il Libano ha registrato il suo primo caso di colera dal 1993, probabilmente dovuto all’attuale focolaio nella vicina Siria.

Il ministro della salute Firas Abiad ha affermato che il caso è stato registrato il 5 ottobre nella regione rurale libanese settentrionale di Akkar e che il paziente, un cittadino siriano, è in cura e in condizioni stabili.

L’attuale epidemia di colera in Siria ha causato più di 13.000 casi e 60 vittime, in una situazione già di profonda crisi dovuta alla guerra decennale.

Lunedì 10 ottobre, il ministero della Salute Pubblica libanese ha aggiornato il totale dei casi di colera confermati a 14 mentre oltre 40 sono in accertamento, sempre nella regione di Akkar.

Il colera

Il colera è un'infezione diarroica acuta causata dall'ingestione di cibo o acqua contaminati dal batterio Vibrio cholerae.

Il colera è una malattia estremamente virulenta, caratterizzata da un periodo di incubazione tra le 12 ore ai 5 giorni. La maggior parte delle persone infette da V. cholerae non sviluppa alcun sintomo, sebbene i batteri siano presenti nelle feci per 1-10 giorni dopo l'infezione e vengano reimmessi nell'ambiente, potenzialmente infettando altre persone.

Tra le persone che sviluppano sintomi, la maggior parte presenta sintomi moderati, mentre una minoranza sviluppa diarrea acquosa acuta con grave disidratazione, che può portare fino al decesso se non trattato.

Il colera è una malattia facilmente curabile. La maggior parte delle persone può essere trattata con successo attraverso la pronta somministrazione di una soluzione di reidratazione orale (ORS). I pazienti gravemente disidratati a rischio di shock richiedono una rapida somministrazione di liquidi per via endovenosa. Generalmente, a questa tipologia di pazienti vengono somministrati anche antibiotici appropriati per ridurre la durata della diarrea e ridurre la quantità e la durata dell'escrezione di V. cholerae nelle feci. Con un trattamento precoce e adeguato, il tasso di mortalità dovrebbe rimanere al di sotto dell'1%.

La trasmissione del colera è strettamente legata all'accesso inadeguato all'acqua pulita e alle strutture igienico-sanitarie. Le conseguenze di una crisi umanitaria, come l'interruzione dei sistemi idrici e sanitari, possono aumentare il rischio di trasmissione del colera, se i batteri sono presenti o introdotti.

Attualmente esistono tre vaccini orali contro il colera pre-qualificati dall'OMS: Dukoral®, Shanchol™ ed Euvichol-Plus®. Tutti e tre i vaccini richiedono due dosi per una protezione completa.

Dukoral® può essere somministrato a tutti gli individui di età superiore ai 2 anni, con una schedula a due dosi, mentre i bambini di età compresa tra 2 e 5 anni richiedono una terza dose. Dukoral® è utilizzato principalmente per i viaggiatori. Due dosi di Dukoral® forniscono protezione contro il colera per 2 anni.

Shanchol™ ed Euvichol-Plus® hanno la stessa formula vaccinale, prodotta da due diversi produttori. Possono essere somministrati a tutti gli individui di età superiore a un anno, e forniscono protezione contro il colera per almeno tre anni.

 

Fonti: Reliefweb; Outbreaknewstoday 

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