Redazionale

In Israele il primo caso di poliomielite dal 1988

Data pubblicazione: 07/04/2022 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: Alert dal mondo - Autore: Staff Ambimed

In Israele il primo caso di poliomielite dal 1988

In Israele, il Ministero della Salute ha iniziato una campagna eccezionale di vaccinazione contro la poliomielite, dopo il primo riscontro di infezione in oltre tre decenni di polio-free.

La poliomielite è un’infezione di origine virale con bersaglio il sistema nervoso – encefalo e midollo spinale - che può causare una paralisi irreversibile. È a trasmissione oro-fecale, può cioè essere trasmessa per via diretta, attraverso il contatto con le feci o urine dei soggetti malati, o per via indiretta attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminati. Il virus può colpire le persone a qualsiasi età, ma generalmente i soggetti più vulnerabili sono i bambini al di sotto dei 5 anni. Israele iniziò le prime campagne vaccini di eradicazione nel 1957, fino al 1988 quando registrò l’ultimo caso di infezione.

A marzo di quest’anno, una ragazza ha ricevuto la diagnosi di malattia e almeno sei casi non sintomatici sono stati notificati nell'area di Gerusalemme, come affermato dal Ministero della Salute. Tutte le persone coinvolte non erano vaccinate.

“Questo che stiamo osservando potrebbe essere solo un piccolo carico di casi di poliomielite, ma è sicuramente la punta dell'iceberg", ha dichiarato il direttore generale del ministero.

Il calendario vaccinale nazionale prevede che le vaccinazioni antipolio siano regolarmente offerte a tutti i bambini israeliani. A causa di un cambiamento di politica tra il 2005 e il 2014, alcuni bambini hanno ricevuto solamente una dose orale anziché un regime a due dosi.

L'attenzione del ministero ora è sui bambini che hanno saltato completamente la vaccinazione o su quelli che hanno ricevuto solo una dose orale.

A differenza delle precedenti iniziative di vaccinazione antipolio, "questa volta è molto più difficile. Le persone sono emotivamente e fisicamente provate per il coronavirus, e soprattutto sono stanche ‘dell’argomento vaccinazione’( per COVID-19)".

La vaccinazione contro la poliomielite ha rappresentato lo strumento maggiormente efficace per eliminare il virus nella maggior parte dei Paesi.

Fonte:

Reuters
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