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Infortuni sul lavoro: responsabilità e pene per il datore di lavoro che non garantisce sicurezza in azienda

Data pubblicazione: 03/03/2022 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Mattia Marte

Infortuni sul lavoro: responsabilità e pene per il datore di lavoro che non garantisce sicurezza in azienda

Per il diritto italiano il datore di lavoro è tenuto a tutelare non solo la salute fisica, ma anche quella psichica dei propri lavoratori durante l’attività lavorativa e consentire loro di svolgere le proprie mansioni in condizioni di sicurezza sia per la tutela di sé stessi sia per la tutela degli altri.

All’interno dei DL 231/01 e 81/08 sono state chiarite le responsabilità e le pene per il datore di lavoro che non garantisce il sopracitato principio.

Il datore di lavoro è innanzitutto tenuto a stilare il documento di valutazione dei rischi (DVR), un documento che serve appunto a stimare, descrivere e valutare tutti i rischi presenti sul luogo di lavoro. È inoltre obbligato a nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSSP), una figura (interna o esterna all’azienda, in alcuni casi può anche coincidere con il datore di lavoro stesso) che si occupa, in collaborazione con altre figure come il medico competente, dell’applicazione delle normative in merito alla sicurezza sul lavoro ed alla stesura del DVR.

Nel caso del DVR, le sanzioni amministrative vanno da 1096€ a 4384€ e da 2500€ a 6400€ in caso di documento rispettivamente incompleto o mancante. In quest’ultimo caso va segnalata però la possibilità di una sanzione penale fino a sei mesi. Le stesse pene stabilite per l’assenza del DVR in azienda sono applicate alla mancata nomina dell’RSPP: multa fino a 6400€ e reclusione fino a 6 mesi.

È utile inoltre ricordare che anche il medico competente, quando previsto, dev’essere nominato dal datore di lavoro; in caso di inadempienze le sanzioni pecuniarie vanno da 1644 a 6576€ e quelle penali dai due ai quattro mesi.

Sempre secondo il DL 81/08 il datore di lavoro può andare incontro a sanzioni anche nei casi in cui l’attribuzione delle mansioni lavorative non sia ritenuta congrua alle condizioni di salute ed alle capacità del lavoratore (reclusione fino a 4 mesi e multa fino a 5699€) e nel caso in cui i lavoratori non vengano inviati a visita medica e giudizio d’idoneità (multa fino a 4384€). Il datore di lavoro è anche tenuto a comunicare all’INAIL tutti gli eventi di infortunio sul lavoro (multa fino a 4500€ in caso di omessa denuncia) che comportino almeno un giorno di assenza.

È obbligo del datore di lavoro anche fornire i dispositivi di protezione individuale (DPI): in caso di mancata fornitura la multa può arrivare 6576€ e la reclusione fino a quattro mesi. È allo stesso modo importante ricordare l’obbligo per il datore di lavoro di organizzare formazione e addestramento per tutto il personale, per il corretto uso di attrezzature, impianti e dispositivi di protezione. Carenze su questo fronte possono portare, oltre che a gravi sanzioni, anche alla sospensione delle attività imprenditoriali.

In linea generale il datore di lavoro è obbligato a rendere la sicurezza del lavoratore prioritaria in senso assoluto e può essere riconosciuto in qualche modo colpevole in caso di infortuni anche solo per non aver reso la sicurezza una priorità o aver tratto vantaggi economici dal non aver investito su di essa.

Fonti:

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