Israele continua a preparare l’invasione di Gaza

Un numero crescente di cittadini israeliani sta venendo evacuato sia dai territori del Sud che del Nord. Secondo le Forze di Difesa Israeliane (IDF), 500.000 persone sono sfollate nel territorio di Israele. Le IDF hanno anche segnalato che almeno 199 persone sono tenute in ostaggio a Gaza, un aumento significativo rispetto alle stime precedenti. La liberazione degli ostaggi è una delle principali preoccupazioni di Israele e le preparazioni per un'operazione terrestre continuano. È importante notare che le IDF hanno un'ampia esperienza nella lotta a Gaza, ma questa esperienza passata non riduce la complessità della guerra urbana. Sono passati infatti quindici anni dall'Operazione “Cast Lead” (2008-2009), durante la quale c'è stata un'incursione terrestre israeliana a Gaza con intensi combattimenti per le strade e il tipo di guerra urbana che è probabile si verifichi a Gaza nei prossimi giorni e settimane. Considerando anche la pianificazione metodica coinvolta nell'attacco dell'7 ottobre, è probabile che Hamas abbia dedicato molto tempo alla pianificazione della prossima fase del conflitto. L'uso degli ostaggi e dei civili come scudi umani aggiungerà ulteriori complicazioni alla lotta. Per quanto riguarda le tattiche israeliane, sono emersi rapporti secondo cui le IDF hanno iniziato ad addestrarsi non all'interno degli edifici, ma tra le macerie degli edifici distrutti, indicando la probabile necessità di combattere in aree che fino a questo momento sono state pesantemente bombardate. Un'altra sfida chiave sono i tunnel sotterranei, che probabilmente verranno bonificati utilizzando veicoli terrestri senza equipaggio e altri asset di intelligence per mapparli e individuare trappole esplosive, prima di inviare i soldati.