Redazionale

La maestra con diagnosi di TBC, facciamo chiarezza

Data pubblicazione: 10/12/2019 - Ultimo aggiornamento: 29/05/2022
Categoria: News - Autore: Dott. Francesco Spinazzola (infettivologo)

La maestra con diagnosi di TBC, facciamo chiarezza

La tubercolosi (Tb) sembra voler minacciare di nuovo i cittadini, almeno in questo paese e come in un film di Romero, tipo “A volte ritornano”, contagiarci e ridurci a orridi zombie. Ma non è così. La notizia di qualche mese fa riguarda la maestra che, ammalata di Tb molto probabilmente a sua insaputa, avrebbe contagiato i bambini della sua scuola. La sintomatologia della Tb infatti, specie all’inizio, può non essere sviluppata completamente, scarsa di sintomi e rendere quindi la malattia non facilmente identificabile.  E al termine di svariate settimane o di mesi la febbricola inizialmente incostante e ben tollerata può diventare continua e più elevata e la tosse, da secca e stizzosa, può assumere dei caratteri di maggiore produttività, così la malattia si può conclamare, rendendo la diagnosi evidente. Nel caso in oggetto la signora, se effettivamente aveva avuto la malattia in forma clinicamente evidente in età giovanile o infantile, ed era successivamente guarita, poteva aver sviluppato, anche per merito del trattamento chemioterapico e antibiotico eseguito a suo tempo, una forma di resistenza naturale nei confronti della Tb. Questo stato di immunità col tempo e con la senescenza immunologica potrebbe essersi indebolito, esaurendo la protezione naturale e aver slatentizzato la Tb con la conseguente manifestazione clinica. I microrganismi infatti possono sopravvivere dentro alcuni tipi di cellule, senza riprodursi, perché controllati da quelle difese immunologiche sviluppatesi spontaneamente o in corso di terapia. Contemporaneamente però la residua capacità di resistenza potrebbe aver attenuato la sintomatologia, rendendola meno evidente, plausibilmente ingannando chi si trovava impegnato nell’osservazione della situazione clinica della maestra, da ritenere incolpevole e solamente vittima del suo problema.

https://www.corriere.it/cronache/19_aprile_07/maestra-la-tubercolosi-sopita-anni-nove-malati-scuola-4a382b4c-58a4-11e9-b545-f1ad2b75f4fe.shtml

Commento: attualmente la tubercolosi è una malattia che nella quasi totalità dei casi è del tutto curabile con trattamenti antibiotici e chemioterapici. Le autorità sanitarie del servizio sanitario nazionale sono presenti e attive sul territorio e sono ampiamente in grado di sorvegliare l’insorgenza di nuovi casi e di intervenire, nel caso, per prevenire e curare i malati e i contatti.

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