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La malaria in Italia

Data pubblicazione: 14/06/2021 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Francesca Gentile

La malaria in Italia

Oggi i casi di malaria in Italia si riducono a qualche centinaio, sono episodi legati soprattutto ai turisti che rientrano da paesi dove la malaria è endemica, nonché all’immigrazione proveniente spesso da quegli stessi paesi. ma la storia della malaria in Italia è la storia di una lunga lotta contro un “tiranno” considerato fino a poco più di un secolo fa il più grave problema di sanità pubblica a livello nazionale.

Alla fine del 19esimo secolo era diffusa su un terzo del territorio, il totale dei casi toccava i 2 milioni (su 30 milioni di abitanti), i decessi si aggiravano intorno ai 15-20mila all’anno.

“È che la malaria v'entra nelle ossa col pane che mangiate - scrive Giovanni Verga nel racconto Malaria del 1883 - e se aprite bocca per parlare, mentre camminate lungo le strade soffocanti di polvere e di sole, e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della mula che va all'ambio, colla testa bassa”.

Si deve arrivare al primo decennio del Novecento per vedere un calo drastico delle infezioni, grazie all’approvazione di una legge per la promozione di una grande campagna nazionale volta all’eradicazione della malaria tramite la distribuzione di massa del chinino. Si tratta della cosiddetta legge sul “chinino dello Stato” datata 1895. La strada verso la totale eradicazione della malattia è lunga e costellata da innumerevoli ricadute. I casi e le morti verificatesi dai primi anni del secolo fino al 1947 mostrarono che una riduzione della malattia, iniziata con l’emanazione delle prime leggi e interrottasi solo a causa delle guerre, si faceva più intensa a seguito dell’intervento legislativo e finanziario dello Stato.

Dobbiamo però arrivare al 1970 quando l’Italia fu iscritta dall’OMS nei registri ufficiali dei Paesi liberi da malaria, per ritenere conclusa la battaglia.

La malaria è una malattia causata da protozoi parassiti appartenenti al genere Plasmodium. Le specie di plasmodi responsabili della malaria umana si trasmettono in modo naturale da uomo a uomo mediante la puntura di zanzare infette appartenenti al genere Anopheles.

In tutto il mondo ci sono più di 400 diverse specie di zanzare Anopheles, circa 60 sono in grado di trasmettere la malaria, ma sono solo 30 quelle che hanno la maggiore importanza come vettori di malaria.

La malaria ha un’origine antichissima, se ne trovano riferimenti già nell’antica Grecia. L’antica Roma era falcidiata dalla malattia.

Il primo medico che intuì il coinvolgimento delle zanzare nella diffusione della malaria fu Giovanni Maria Lancisi nei primi anni del Settecento. Nel 1880 Alphonse Laveran osservò il parassita nelle cellule del sangue periferico umano delle persone che soffrivano di questa malattia. Egli propose che il morbo fosse causato da quel protozoo, intuizione che gli valse il premio Nobel per la medicina nel 1907.

Oggi la malaria risulta diffusa principalmente nei Paesi della fascia tropicale e sub tropicale. In particolare, è altamente endemica in Africa, dove si verificano il maggior numero di casi e di decessi. È invece presente con diversi gradi di endemia in Paesi del Sud-est asiatico, del Medio Oriente e dell’Asia Centrale, del Pacifico occidentale e dell’America centrale e meridionale. Complessivamente quasi metà della popolazione mondiale, soprattutto quella residente in Paesi poveri, vive in aree a rischio di malaria.

Nuovi fronti si aprono ora sul piano globale, il fenomeno della resistenza ai farmaci è un grosso problema. La malaria si cura comunemente con una combinazione di due farmaci, l'artemisinina e la piperachina.

La comunità scientifica internazionale teme che l’insorgenza di resistenza ai farmaci di ultima generazione possa rendere vani i progressi raggiunti negli ultimi anni nella lotta alla malaria, soprattutto se la resistenza a questa classe di antimalarici dovesse emergere e diffondersi in Africa.

Anche la comparsa della resistenza agli insetticidi più in uso è da tempo motivo di preoccupazione. Ad oggi oltre 68 Paesi hanno segnalato resistenza a una o più classi di insetticidi comunemente impiegati.

Fonti:

La lotta lunga ottant’anni contro la malaria in Italia

50 anni fa l’Italia malaria free: due convegni scientifici e un video dell’ISS per ricordarlo - ISS

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