Redazionale

Malaria e Dengue potranno aumentare a causa della crisi climatica

Data pubblicazione: 19/08/2021 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Staff Ambimed

Malaria e Dengue potranno aumentare a causa della crisi climatica

Più di 8 miliardi di persone potrebbero essere a rischio di malaria e dengue entro il 2080 se le emissioni di gas serra continueranno ad aumentare senza sosta.

Un nuovo studio afferma che, secondo le nuove proiezioni, la malaria e la febbre dengue potranno diffondersi fino a raggiungere miliardi di persone.

I ricercatori infatti prevedono che fino a 4,7 miliardi di persone in più potrebbero essere minacciate dalle due più importanti malattie trasmesse dalle zanzare al mondo, rispetto ai dati del 1970-99.

Le cifre si basano su proiezioni di una crescita della popolazione di circa 4,5 miliardi nello stesso periodo e un aumento della temperatura di circa 3,7 °C entro il 2100.

Lo studio, condotto dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine (LSHTM) e pubblicato sulla rivista Lancet Planetary Health, ha scoperto che se i livelli di emissione continuano ad aumentare come stanno facendo attualmente, l'effetto sulle temperature globali, nei prossimi 50 anni potrebbe allungare le stagioni di trasmissione (stagioni in cui la trasmissione delle malattie trasmesse dalle zanzare è favorita) di oltre un mese per la malaria e quattro mesi per la dengue.

Felipe J Colón-González ha dichiarato: “Questo lavoro suggerisce fortemente che la riduzione delle emissioni di gas serra potrebbe impedire a milioni di persone di contrarre la malaria e la dengue. I risultati mostrano che gli scenari a basse emissioni riducono significativamente la durata della trasmissione, così come il numero di persone a rischio. L'azione per limitare l'aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C deve continuare.”

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la malaria uccide più di 400.000 persone ogni anno, per lo più bambini nell’Africa Sub-Saharina, dove nel 2019, oltre il 90% dei 230 milioni di casi stimati si è verificato in Africa. Attualmente, la terapia combinata a base di artemisinina è il miglior trattamento disponibile per la forma più pericolosa di malaria, da P. falciparum, che rappresenta il 90% dei casi.

La dengue non ha un trattamento specifico. La malattia è sottostimata a causa di una sottodiagnosi, con quasi la metà della popolazione mondiale a rischio. Si stima che la dengue infetti da 100 a 400 milioni di persone ogni anno, uccidendone 20.000.

Alcuni paesi, come l'Eritrea, il Sudan e la Colombia, hanno visto una significativa recrudescenza della malaria negli ultimi anni. Così anche il numero di casi di dengue segnalati all'OMS è aumentato di oltre otto volte negli ultimi due decenni, da 505.430 nel 2000 a 5,2 milioni nel 2019, ha aggiunto.

Colón-González ha dichiarato: “Gli attuali sforzi per il controllo della malaria e della dengue si basano in gran parte sul controllo delle popolazioni di zanzare e sulla riduzione del contatto tra le zanzare e le persone. Sebbene le campagne per la riduzione delle zanzare possano essere efficaci, sono difficili da sostenere, in particolare nei paesi a basso reddito, dove le scarse risorse devono essere allocate tra il controllo e il trattamento".

 

Fonte:

The Guardian
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