Redazionale

Novità per il vaccino Johnson & Johnson

Data pubblicazione: 28/04/2021 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Staff Ambimed

Novità per il vaccino  Johnson & Johnson

Al 12 aprile, più di 6.8 milioni di dosi del vaccino Johnson & Johnson (Janssen) sono state somministrate negli Stati Uniti. Il Center for Disease Control and Prevention (CDC) insieme all’Agenzia del Farmaco (FDA) stanno esaminando i dati riguardanti sei casi di un tipo raro e grave di coaguli di sangue segnalati in individui dopo aver ricevuto il Vaccino J&J. In questi casi, è stato osservato un tipo di coagulo di sangue chiamato trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) in combinazione con bassi livelli di piastrine (trombocitopenia). Tutti e sei i casi si sono verificati tra donne di età compresa tra 18 e 48 anni e i sintomi si sono verificati da 6 a 13 giorni dopo la vaccinazione.

Mercoledì 14 Aprile il CDC convocherà una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (ACIP) che insieme a FDA per esaminare ulteriormente questi casi e valutare il loro potenziale significato e l’eventuale correlazione con la vaccinazione.  Fino a quando questo processo non sarà completo, Portavoce di FDA e CDC raccomandano una pausa nell'uso di questo vaccino per un'abbondanza di cautela.

Ad oggi, questi eventi avversi sembrano essere estremamente rari. La sicurezza del vaccino COVID-19 è una priorità assoluta per il governo federale e tutte le segnalazioni di problemi di salute a seguito della vaccinazione COVID-19 vengono esaminate approfonditamente.

I Portavoce raccomandano che le persone che hanno ricevuto il vaccino J&J che sviluppano forte mal di testa, dolore addominale, dolore alle gambe o mancanza di respiro entro tre settimane dalla vaccinazione devono contattare il proprio medico.
 

FONTE:

Joint CDC and FDA Statement on Johnson & Johnson COVID-19 Vaccine

 

Aggiornamento 20 Aprile 2021

Dopo attente consultatzioni, il Ministero della Salute e AIFA raccomandano l’uso “preferenziale” del vaccino Johnson & Johnson alle persone oltre i 60 anni.

“Come ci aspettavamo, su Johnson & Johnson l'EMA e l'FDA hanno avuto approfonditi scambi di informazioni e hanno concluso che i rari casi di trombosi sono al limite della valutabilità se non della trascurabilità. Quindi il vaccino è per tutti e l'Italia lo colloca in fascia anziana dove sicuramente i benefici sono maggiori dei rischi”. Ha affermato il direttore dell'AIFA Nicola Magrini.

“Preso atto del pronunciamento dell’EMA e del parere della CTS di AIFA, che ribadisce l’estrema rarità degli eventi di trombosi associata a trombocitopenia descritti a seguito della vaccinazione contro COVID-19 effettuata con il vaccino Janssen - Johnson & Johnson, e considerato che tale vaccino si è dimostrato sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al COVID-19, si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo del vaccino Vaxzevria. Pertanto, il vaccino Janssen, il cui uso è approvato a partire dai 18 anni di età, dovrà essere preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni, ovvero a coloro che, avendo un rischio elevato di malattia grave e letale, necessitano di essere protette in via prioritaria”.
 

Fonte:

Quotidiano Sanità

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