Redazionale

Perché implementare il Medical Fitness Certificate per i trasfertisti

Data pubblicazione: 19/07/2023
Categoria: News - Autore: Alessandro Perone

Perché implementare il Medical Fitness Certificate per i trasfertisti

La tutela della salute e sicurezza sul lavoro rappresenta un tema fondamentale in ogni suo aspetto ed in ogni sua forma, soprattutto quando un lavoratore deve viaggiare all’estero. Le trasferte fuori dal territorio nazionale rappresentano rischi maggiori rispetto a quelle in Italia. Il Medico Competente e i responsabili aziendali devono tenere presenti una serie di fattori come: l’area geografica, l’ambiente di lavoro specifico, gli usi e i costumi locali, l’igiene e la sicurezza alimentare, le condizioni e lo stile di vita, ed infine il clima. In questo contesto è molto importante che l’azienda valuti correttamente questi rischi e che vengano adottate una serie di misure preventive volte a garantire la riduzione degli stessi in cui il trasfertista potrebbe incorrere. Tutte queste attività di valutazione e di prevenzione sono previste dalle linee guida internazionali della UNI ISO 31030 sul Travel Risk Management.

È importante verificare la situazione clinica completa del dipendente e non solo quella legata alla sua mansione abituale in Italia (la Sorveglianza Sanitaria prevista dal D. Lgs. 81/08). Il Datore di lavoro sarà affiancato da un Medico specializzato in Travel Medicine che avrà l’onere di verificare le condizioni di salute del lavoratore prima del viaggio per certificare che la sua situazione clinica sia conforme ai viaggi all’estero. Lo stesso specialista potrà supportare il cliente corporate per verificare la necessità di vaccinazioni obbligatorie e/o raccomandate, l’eventuale profilassi antimalarica e la corretta profilassi comportamentale a seconda della destinazione di lavoro, e quindi implementarle nel sistema di prevenzione.

Ricordiamoci che i vaccini sono uno degli strumenti più efficaci per contrastare l’insorgenza di molte malattie infettive ad oggi conosciute.


Cos’è il Medical Fitness Certificate?

È un certificato dello stato di salute di un trasfertista che periodicamente si reca in missione all’estero. Le linee guida internazionali consigliano di effettuare questo tipo di approfondimento medico almeno una volta ogni due anni, al netto di specifiche prescrizioni da parte del medico specialista. Esistono diverse ragioni, al di fuori di quelle previste dalle linee guida della ISO 31030, per le quali un datore di lavoro richiede l’intervento di uno specialista di Travel Medicine per certificare lo stato di salute di un dipendente:

  • Su richiesta dei paesi di destinazione per l’ottenimento del visto/permesso di lavoro;
  • Su richiesta dell’Azienda Committente per autorizzare l’accesso a specifici cantieri o su piattaforme off-shore (linee guida specifiche UK e Norvegesi);
  • Su richiesta delle compagnie assicurative prima della sottoscrizione di una polizza specifica per i viaggi all’estero.


Cosa prevede e da chi può essere effettuata la Medical Fitness Certification?

Le attività specifiche prevedono una visita medica approfondita per valutare lo stato psico-fisico del dipendente, esami di laboratorio e diagnostici-strumentali. L'obiettivo è quello di accertare che l’utente che viene sottoposto alla “classica” Sorveglianza Sanitaria, non abbia situazioni cliniche particolari (cardiopatia, diabete, ipertensione, etc.) non valutate nel rapporto rischio-mansione ma che potrebbero incidere sulla sua sicurezza sanitaria durante le trasferte all’estero. In specifici casi, il Medico potrebbe richiedere esami di secondo livello più approfonditi, come quelli sulle funzioni respiratorie o cardiologiche per la sopportazione di alcuni microclimi estremi (grande caldo e/o grande freddo), articolari per l’utilizzo di attrezzature pesanti o anche una valutazione psicologica approfondita.

Il Medical Fitness Certificate può essere rilasciato solo da medici specificamente formati sui protocolli di Travel Medicine in quanto ogni certificato è diverso dagli altri: si basa su criteri specifici studiati appositamente per le destinazioni target dell’azienda e su determinati cluster a cui viene assegnato il trasfertista (sulla base delle attività lavorative che andrà a svolgere). Questa valutazione clinica non garantisce la salute del lavoratore nel tempo, per questo le linee guida consigliano di ripetere la visita almeno ogni due anni in modo da valutare i cambiamenti dello stato clinico nel tempo.


Quali sono i possibili esiti della visita?

Gli esiti sono simili a quelli previsti per la Sorveglianza Sanitaria del D. Lgs. 81/08 ma non sono così vincolanti; come sappiamo, una “non idoneità” ad una mansione può portare in casi estremi anche al licenziamento del dipendente se l’azienda, effettuati tutti gli accertamenti di secondo livello utili a definire il suo quadro clinico, non riesce a trovare una nuova mansione a cui assegnarlo.

La Medical Fitness Certification può portare a questi risultati:

  • Fit to work/travel, che corrisponde ad un giudizio positivo;
  • Fit to work/travel with limitations, ovvero un giudizio non pienamente positivo in quanto il trasfertista non potrà recarsi in alcune zone geografiche a causa del suo quadro clinico. Le destinazioni dovranno essere valutate ogni volta dal medico certificatore;
  • Not fit to work/travel, che corrisponde ad un giudizio negativo. Il dipendente non potrà viaggiare all’estero a causa del suo quadro clinico instabile e/o precario. Il Medico Competente (Medico del Lavoro) può comunque confermare l’idoneità alla mansione del dipendente per il lavoro sul territorio nazionale.


Il Medical Fitness Certificate è solo uno dei tanti servizi di Business Travel Medicine con cui Ambimed supporta le imprese con personale viaggiante nella tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti in viaggio, attraverso una proposta modellata sulle esigenze di ogni singola realtà aziendale.

 


Fonti:

 

ISO 31030

Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro

GMS

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