Redazionale

Pneumococco: i vaccini disponibili e le loro coperture

Data pubblicazione: 30/10/2023
Categoria: News - Autore: Alberto Tomasi

Pneumococco: i vaccini disponibili e le loro coperture

La malattia

La malattia pneumococcica è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello globale e la mortalità correlata alla forma invasiva rimane ancora elevata. L’invecchiamento della popolazione e la presenza di patologie croniche concomitanti aumentano il rischio sia di infezioni pneumococciche, che di complicanze e mortalità ad esse associate.

Lo streptococco pneumoniae è il batterio più comunemente riscontrato nelle coinfezioni batteriche ad associazione virale ed è particolarmente correlato al verificarsi di alte mortalità e morbilità durante le epidemie e pandemie di influenza. Numerosi studi hanno mostrato che l’infezione da influenza facilita l'acquisizione, la colonizzazione e lo sviluppo della malattia da S. pneumoniae negli individui di tutte le età. In uno studio di efficacia vaccinale, i dati dimostrano che, nei gruppi di soggetti vaccinati contro lo S. pneumoniae, l’incidenza della polmonite si è ridotta del 45% nei soggetti affetti da influenza.

Nel 2019 i casi di polmonite acquisita in comunità (CAP)sono stati quasi 160.000. Oltre 14.000 i decessi per polmonite, il 96% dei casi tra gli over sessantacinquenni.

La prevenzione dell’infezione da pneumococco tramite la vaccinazione è un metodo efficace per ridurre il peso della malattia. La vaccinazione anti-pneumococcica negli adulti è raccomandata per tutte le persone over 65 e per tutti coloro che presentano patologie predisponenti, incluse le cardiopatie croniche, le malattie respiratorie croniche e il diabete mellito.

La vaccinazione rappresenta pertanto lo strumento per rispondere all’esigenza di sanità pubblica in termini economici e alla necessità di proteggere la popolazione più fragile.

I vaccini attualmente disponibili

Il nuovo vaccino anti-pneumococco coniugato venne utilizzato per la prima volta nel 2002 e rappresentò un’importante rivoluzione nella sanità pubblica. Grazie al metodo della coniugazione, il vaccino forniva una immunità di lunga durata tale da rendere sufficiente una sola dose rispetto al vaccino polisaccaridico (PPSV23) allora disponibile che richiedeva un richiamo quinquennale. Il nome commerciale del vaccino (Prevenar: prevention antibiotic resistence) aveva un significato che già allora ne faceva intuire la grandissima utilità e la straordinaria novità.  Permette di dare un contributo nella prevenzione efficace di quella che è divenuta una grave emergenza di sanità pubblica: la resistenza batterica. Sebbene esistano più di 90 tipi di pneumococco, il vaccino proteggeva da quelli che più frequentemente erano causa di malattia. Si trattava di un vaccino che proteggeva allora contro ben sette tipi di pneumococco. Tale vaccino è stato potenziato nel tempo per agire prima su 10, poi su 13 e 15 sierotipi; attualmente è disponibile un vaccino anti-pneumococcico coniugato 20 valente (PCV).

Tuttavia, non va dimenticato il vaccino polisaccaridico 23 valente (PPSV23) che deve essere utilizzato dopo il vaccino coniugato (vaccinazione sequenziale) per garantire soprattutto alle persone più fragili la massima protezione vaccinale possibile.

Le raccomandazioni per la vaccinazione

I dati di letteratura dimostrano in modo inequivocabile che per ridurre significativamente morbosità, complicanze e mortalità per le malattie da pneumococco, è necessario raggiungere coperture vaccinali elevate nei gruppi di popolazione target, tanto negli anziani con più di 65 anni che nei soggetti ad alto rischio di tutte le età. Il PNPV indica nel 75% l’obiettivo minimo da raggiungere per tutti gli over 65.

Sulla base del PNPV 2023-35 la vaccinazione anti-pneumococcica è raccomandata a tutti coloro che presentino le seguenti patologie o condizioni predisponenti:

● Alcoolismo cronico

● Asplenia anatomica o funzionale e candidati alla splenectomia

● Cardio/pneumo/epatopatie croniche

● Diabete mellito

● Emoglobinopatie quali anemia falciforme e talassemia

● Epatopatie croniche, inclusa la cirrosi epatica e le epatopatie croniche evolutive da alcool

● Immunodeficienze congenite o acquisite

● Infezione da HIV

● Insufficienza renale/surrenalica cronica, sindrome nefrosica

● Malattie polmonari croniche

● Neoplasie diffuse

● Patologie onco-ematologiche (leucemie, linfomi e mieloma multiplo)

● Patologie richiedenti un trattamento immunosoppressivo a lungo termine

● Portatori di impianto cocleare

● Soggetti con perdite liquorali da traumi o intervento

● Trapianto d’organo o di midollo

● Difetti congeniti e acquisiti del complemento.

Posologia: numero di dosi come da scheda tecnica a seconda dell’età e in funzione della patologia o condizione.

La vaccinazione è raccomandata per bambini >2 anni e per gli adulti, schedula sequenziale PCV/PPSV23 (una prima dose di PCV seguita ad almeno 8 settimane di distanza da una dose di PPSV23).

Secondo il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-25, la vaccinazione pneumococcica può essere offerta simultaneamente alla vaccinazione antinfluenzale.

In sintesi

La vaccinazione anti-pneumococco con vaccino coniugato è un efficace strumento di prevenzione della polmonite e delle altre forme invasive di malattia pneumococcica e deve essere offerta prioritariamente alla coorte dei sessantacinquenni. L’offerta va eventualmente integrata adottando una schedula sequenziale (PCV+PPSV), in funzione della tipologia di vaccino PCV utilizzato, prevedendo in questo caso due dosi: una prima dose di vaccino coniugato e una seconda di vaccino polisaccaridico, facendo attenzione a non invertire l’ordine delle due vaccinazioni.

La vaccinazione anti-pneumococco può essere offerta simultaneamente ad altre vaccinazioni, inclusa la vaccinazione antinfluenzale (che può rappresentare un'occasione opportuna per proporre il vaccino anti-pneumococco), ma può anche essere somministrata indipendentemente e in qualsiasi stagione dell'anno; questo perché mentre l’antinfluenzale deve essere ripetuta ogni anno, l'anti-pneumococco viene somministrata, secondo le attuali indicazioni, una sola volta nella vita.

 

 

Fonti:

European Medicine Agency. APEXXNAR Assessment report, 2022. EMEA/H/C/005451. Data ultimo aggiornamento 11/05/2022

APEXXNAR – Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, aggiornato al 26.08.2022

Boccalini S, et al. Hospitalizations for pneumonia, invasive diseases and otitis in Tuscany (Italy), 2002-2014: Which was the impact of universal pneumococcal pediatric vaccination? Hum Vaccin Immunother. 2017;13(2):428-434

Aliberti S, et al. The role of vaccination in preventing pneumococcal disease in adults. Clin Microbiol Infect. 2014;20 Suppl 5(0 5):52-58

Drijkoningen JJC, Rohde GGU. Pneumococcal infection in adults: burden of disease. Clin Microbiol Infect. 2014;20 Suppl 5:45-51

Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità. Analisi attività di ricovero ospedaliero per diagnosi di polmonite (anni 2010-2019)

ISTAT. Mortalità per causa ed età. Disponibile al sito: http://dati.istat.it. Ultimo accesso: 20 luglio 2022

Torres A, et al. Which individuals are at increased risk of pneumococcal disease and why? Impact of COPD, asthma, smoking, diabetes, and/or chronic heart disease on community-acquired pneumonia and invasive pneumococcal disease. Thorax. 2015;70(10):984-989

Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale – PNPV 2023-2025. Agosto 2023

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