La Guinea Equatoriale ha registrato il primo focolaio di Malattia da Virus di Marburg (MVD) nel Paese. Il Ministero della Salute e della Previdenza Sociale ha confermato il decesso di almeno otto persone tra il 7 gennaio e il 7 febbraio 2023, in due villaggi situati nella regione Río Muni. Gli individui colpiti presentavano sintomi comuni come febbre, debolezza, vomito e diarrea emorragica, ma in due casi sono state riscontrate anche lesioni cutanee e otorragia (sanguinamento dall'orecchio).
Al 21 febbraio 2023 erano nove i casi segnalati: tra questi solo uno è stato confermato in laboratorio, quattro sono probabili e altri quattro sospetti. Tutti i casi sono risultati fatali. Attualmente oltre trenta contatti sono in fase di follow-up.
Prima di questo focolaio di MVD, il più recente si è verificato in Ghana nel 2022, con tre casi confermati. In passato, ci sono stati focolai di MVD in Guinea (2021), Uganda (2017, 2014, 2012, 2007), Angola (2004-2005), Repubblica Democratica del Congo (1998 e 2000), Kenya (1990, 1987, 1980) e Sudafrica (1975).
La malattia da virus di Marburg
La malattia da virus di Marburg è una malattia virale ad alto tasso di mortalità causata da un virus indigeno dell’Africa, molto simile a quello dell’Ebola, appartenente alla famiglia delle Filoviridae. I pipistrelli della frutta sono considerati ospiti naturali del virus Marburg.
La trasmissione avviene per contatto diretto con fluidi corporei infetti o superfici contaminate. I sintomi iniziali sono simili ad altre malattie febbrili tropicali, ma possono progredire in gravi manifestazioni emorragiche.
Attualmente non ci sono vaccini o trattamenti antivirali approvati, ma le cure di supporto e i trattamenti sintomatici possono migliorare la sopravvivenza.