Redazionale

Ricordando Douglas Costa: che cos’è la Febbre delle Montagne Rocciose

Data pubblicazione: 23/10/2023
Categoria: News - Autore: Gruppo editoriale newsletter SIMVIM

Ricordando Douglas Costa: che cos’è la Febbre delle Montagne Rocciose

Recentemente, la morte del pilota automobilistico Douglas Costa e della sua compagna Mariana Giordano, ha attirato l'attenzione sulla febbre maculosa delle Montagne Rocciose, una malattia trasmessa dalle zecche della famiglia Ixodidae. Questa malattia, causata da Rickettsia rickettsii, si manifesta con sintomi quali febbre alta, cefalea e rash. Inizialmente riconosciuta negli Stati Uniti nelle regioni delle Montagne Rocciose, da cui prende il nome, è presente in tutti gli Stati Uniti e lungo tutta l'America centrale e meridionale

Il periodo di incubazione della malattia è in media di 7 giorni, ma può variare da 3 a 12 giorni. Più breve è il periodo di incubazione, più grave è l'infezione. I due turisti sono stati morsi da una zecca infetta durante una visita in una zona rurale vicino a San Paolo, in Brasile. Purtroppo, entrambi sono deceduti pochi giorni dopo il morso.

I medici devono sospettare una febbre delle Montagne Rocciose ogni qual volta si presenti un paziente gravemente malato che vive all'interno o in prossimità di una zona boschiva delle aree endemiche, e che manifesti una febbre inspiegata, cefalea e prostrazione, con o senza un'anamnesi positiva per contatto con zecche.

In circa il 70% dei pazienti è presente un'anamnesi positiva per morso di zecca. Iniziare precocemente l'antibioticoterapia con doxiciclina riduce significativamente la mortalità, dal 20% circa al 5% e impedisce la maggior parte delle complicanze da febbre delle Montagne Rocciose.

L’assenza di un vaccino per la febbre maculosa delle Montagne Rocciose rende fondamentali le misure preventive contro i morsi di zecca. Raccomandiamo quindi di:

 

  • Evitare le aree ad alto rischio di infestazione da zecche
  • Indossare indumenti lunghi e di colore chiaro
  • Impregnare gli indumenti con permetrina o deltametrina
  • Utilizzare repellenti cutanei come DEET, picaridina, PMD o IR3535
  • Rimuovere le zecche il più presto possibile utilizzando delle pinzette
  • Evitare il consumo di prodotti lattiero-caseari non pastorizzati provenienti da aree endemiche.

 

A cura di Niccolò Grassi, medico in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva presso l’Università di Pisa

 

 

Trovi questo articolo interessante? Condividilo sui social
Progettazione e sviluppo a cura di TECNASOFT