Redazionale

Difterite in Thailandia

Data pubblicazione: 02/05/2019 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: Alert dal mondo - Autore: Staff Ambimed

Il Department of Disease Control e il Ministro di Sanità Pubblica Tailandese hanno notificato che quest’anno l’incidenza dei casi di difterite è raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2018.
Difterite in Thailandia

Il Department of Disease Control e il Ministro di Sanità Pubblica Tailandese hanno notificato che quest’anno l’incidenza dei casi di difterite è raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2018.

Dall’inizio dell’anno fino al 27 Aprile 2019 infatti, sono stati registrati ben 9 casi di malattia, di cui 2 decessi. La maggior parte sono bambini al di sotto dei 5 anni di età.

I casi sono stati segnalati nelle province di Uttaradit, Tak, Suratthani, Sonkhla, Satun, e Yala.

Fonte: http://www.isid.org 

http://outbreaknewstoday.com/diphtheria-cases-thailand-86317/


CONSIGLI AI VIAGGIATORI

Si raccomanda a tutti i viaggiatori di controllare il proprio stato vaccinale.

La difterite è endemica in alcune zone del mondo, come il Sud-Est Asiatico (soprattutto in India, Indonesia, Filippine, Malesia, Nepal), Africa e Brasile, ma anche in Europa.

Al viaggiatore che ha completato il protocollo vaccinale anti-difterico è raccomandato un richiamo ogni 10 anni per mantenere l’immunità adeguata.


LA DIFTERITE

La difterite è una malattia infettiva ad alta contagiosità di origine batterica causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae.
La trasmissione avviene per contatto diretto con una persona infetta.
E’ considerata una malattia infantile in quanto colpisce prevalentemente in età pediatrica, ma può essere trasmessa anche in età adulta.
L’incubazione varia dai 2 ai 5 giorni. Il meccanismo d’azione del batterio è quello di rilasciare una tossina in grado di causare necrosi di organi e tessuti. Generalmente l’infezione colpisce l’apparato orofaringeo, cioè naso, faringe, laringe e trachea, manifestandosi con una patina bianco-grigiastra e sviluppando febbre, astenia, mal di gola, senso di ostruzione delle vie respiratorie.
La malattia, se curata in tempo con antitossina e antibiotici, normalmente ha un decorso benigno, ma può sviluppare delle complicanze molto gravi a livello cardiaco come aritmie, miocardite e insufficienza cardiaca.


ESISTE UN VACCINO?

Sì.
La strategia più efficace per il controllo della difterite è la vaccinazione preventiva.
Il vaccino antidifterico è composto dalla tossina batterica resa innocua per l’organismo.
In Italia, il vaccino antidifterico si trova in combinazione con il vaccino anti-tetano e anti-pertosse (DTP);
oppure in formulazione con il vaccino esavalente.

Per garantire l’immunità, il protocollo prevede la somministrazione in 3 dosi, a 3,5,12 mesi dalla nascita.
Il richiamo è previsto all’età di 6 e 14 anni. Per una protezione adeguata e efficace, è raccomandabile un ulteriore richiamo ogni 10 anni.
Gli effetti indesiderati maggiormente riscontrati sono: dolore, arrossamento, gonfiore nella sede di inoculo; 
febbre, malessere. Raramente (1-2 ogni 10.000) si sviluppano convulsioni correlate alla febbre alta.

Reazioni allergiche di tipo anafilattico sono del tutto eccezionali (meno di 1 caso ogni milione di vaccinati). 

https://www.vaccinarsi.org/scienza-conoscenza/vaccini-disponibili/vaccino-dtpa

https://www.epicentro.iss.it/difterite/

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