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Duty of care nella circolazione transnazionale dei lavoratori

Data pubblicazione: 16/08/2023
Categoria: News - Autore:
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Duty of care nella circolazione transnazionale dei lavoratori

Duty of care (in italiano Dovere di Diligenza) è un concetto anglosassone nato per indicare il dovere del datore di lavoro di prendersi cura del proprio personale, sia che si trovi in patria che all’estero. Questo concetto è stato introdotto gradualmente anche nell’ordinamento italiano e, successivamente, nella cultura aziendale.

In Italia il concetto di Duty of Care è legato alle numerose disposizioni di legge, relative alla Sicurezza sul Lavoro, contenute e riorganizzate dal Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n. 81. Tale decreto ha offerto un testo unico oltre a maggiore chiarezza in questo ambito. Ha apportato inoltre una maggiore consapevolezza e cultura della sicurezza all’interno della Governance delle aziende italiane ed estere.

L’ordinamento italiano sembra essere preciso e puntuale in merito alle norme che regolamentano la Sicurezza sul Lavoro all’interno dei confini del Paese. La situazione si complica invece quando a dover essere tutelata è la sicurezza e la salute di tutte quelle persone che intrattengono viaggi di lavoro o di affari all’estero. In questo caso, la formazione e la preparazione offerta dall’azienda ai propri dipendenti sono di fondamentale importanza. Va comunque sottolineato che non tutte le aziende dispongono di un team interno esperto di Travel Security e Travel Medicine: in questo caso esiste la possibilità di poter richiedere assistenza a società di consulenza esterna.

La situazione diventa ancor più complicata quando i viaggi che i lavoratori intrattengono sono diretti verso Paesi che non possiedono gli stessi standard sanitari europei. Si pensi, ad esempio, a tutti i dipendenti delle aziende leader nel settore dell’energia che sono soliti intrattenere viaggi in Africa e in Medio Oriente dove la situazione sanitaria può essere precaria. Ad esempio, negli ultimi mesi del 2022, si sono diffusi focolai di colera in alcuni Paesi come Iraq, Siria e Libano. L’Iraq è uno dei maggiori fornitori di petrolio degli Stati Uniti e questo fa capire come sia fondamentale formare il personale viaggiante ed offrire linee guida chiare ed intuitive che lo aiutino in situazioni critiche. Fondamentale in questo senso è inoltre una assistenza continua da remoto.

Negli ultimi anni, gli esperti hanno notato un costante aumento dei rischi durante i viaggi, di natura sanitaria ma anche di sicurezza in un contesto globale incerto e in continuo mutamento. Questi repentini cambiamenti geopolitici hanno reso sempre più urgente una standardizzazione internazionale in ambito Duty of Care. Con l’aumentare dei rischi e delle minacce sanitarie ai danni del personale viaggiante serviva un rapido adeguamento internazionale sulla gestione dei rischi attraverso modelli in grado di garantire flessibilità in base a situazioni diverse o Paesi diversi. In questo contesto, in cui non esiste una chiara definizione da parte del legislatore in merito alla sicurezza del personale viaggiante, oltre alla differenza tra norme nazionali tra Paesi diversi, i Manager e i lavoratori potrebbero trovarsi in seria difficoltà a causa della mancata percezione delle loro responsabilità quando si trovano in un Paese estero. Questa difficoltà potrebbe favorire incidenti di varia natura anche molto gravi.

Per cercare di apportare maggiore chiarezza in ambito Duty of Care sono stati fatti vari tentativi di standardizzazione. A tal proposito, un contributo molto importante è stata la creazione della nuova normativa relativa allo Standard ISO 31030 sul Travel Risk Management, riconosciuto da 70 Paesi e applicato ad organizzazioni di diversa forma giuridica. Tale normativa ha l’obiettivo di fornire linee guida universali e precise sulle procedure di Travel Risk Management necessarie per adempiere al Duty of Care.

In secondo luogo, la nuova regolamentazione ha permesso di acquisire da parte delle aziende e del personale importanti informazioni relative all’adempimento degli obblighi in merito al Dovere di Diligenza. In questo senso, una standardizzazione potrebbe ridurre drasticamente i rischi relativi alla circolazione transnazionale dei lavoratori.

In merito al recente standard ISO 31030, sono state identificate alcune buone pratiche che potrebbero aiutare le aziende a ridurre le situazioni di rischio. Prima della partenza è necessario introdurre il concetto di Duty of Care nell’organizzazione aziendale; in secondo luogo, bisogna identificare i rischi inerenti al viaggio formando e informando il personale. A seguito della valutazione dei rischi e della formazione è necessario monitorare costantemente il personale viaggiante perché in ogni fase della trasferta possono esserci dei rischi. Infine, a seguito del viaggio, è necessario condurre una valutazione della procedura di Duty of Care adottata dall’azienda e stabilire se è stata conforme o se vi sono aspetti da migliorare.

Un buon modello di Duty of Care si è reso indispensabile, ad esempio, durante la pandemia da Coronavirus per tutto il personale autorizzato a viaggiare. Si pensi ad esempio al corretto utilizzo delle mascherine e dei disinfettanti. D’altro canto, un nuovo rapporto della Qatar Foundation, World Innovation Summit for Health (WISH), in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha reso noto uno studio relativo alle problematiche connesse a stati di ansia che hanno colpito il personale sanitario viaggiante e non durante l’ondata pandemica da COVID-19. Tale studio ha sottolineato anche l’importanza di un modello adeguato di Duty of Care volto a prevenire situazioni di rischio, ma anche a tutelare la salute mentale dei lavoratori e degli operatori sanitari.

In un mondo sempre più globalizzato, in cui i lunghi viaggi di lavoro fanno parte della quotidianità, è importante utilizzare un buon modello di Duty of Care per garantire la sicurezza del personale viaggiante.

Fonti:

Ministero dell’Interno

Gazzetta Ufficiale  

S News  

ANRA

World Health Organization (WHO)

International Standard ISO 31030

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