Redazionale

L'infezione COVID-19 durante la gravidanza e l'allattamento: le linee guida scientifiche

Data pubblicazione: 04/04/2020 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Staff Ambimed

L

Il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG), in collaborazione con il Royal College of Midwives, Royal College of Paediatrics and Child Health, Royal College of Anaesthetists, e l’Obstetric Anaesthetists' Association, ha pubblicato il documento aggiornato riguardante l'infezione da Coronavirus  durante la gravidanza e allattamento. 

Attualmente studi continuano a supportare l'evidenze a sostegno della non trasmissione verticale, vale a dire dalla madre al feto e/o neonato, del virus SARS-CoV-2. Uno studio cinese riguardnte 38 donne in stato di gravidanza con diagnosi di COVID-19 ha dimostrato l'assenza di trasmissione transplacentare del virus. La ricerca del virus su liquido amniotico, cordone ombelicale e tampone naso-faringeo dei neonati è risultata sempre negativa.

Grazie a uno studio retrospettivo su 17 donne cinesi in stato di gravidanza con diagnosi di COVID-19 e sottoposte a parto cesareo, ha dimostrato che l’anestesia epidurale e generale sono manovre sicure per le pazienti e i neonati.

Le evidenze continuano a confermare l'indicazione anche per l'allattamento al seno per le mamme sospette o con diagnosi confermata (sia sintomatiche o asintomatiche) di SARS-CoV-2. L’interim guidance dell’Inter-Agency Standing Committee (IASC) indica pertanto alle donne positive di continuare l’allattamento perché il bambino che è già stato esposto al virus trarrà maggiori benefici dall'allattamento diretto. 
Anche l’OMS, i Royal Colleges inglesi e il CDC confermano l’indicazione all’allattamento, raccomandando che “madri e bambini dovrebbero essere messi in grado di rimanere insieme e fare il contatto pelle-a-pelle, la kangoroo mother care e rimanere insieme e praticare il rooming-in giorno e notte, soprattutto immediatamente dopo il parto e durante l’avvio dell’allattamento. I Royal Colleges indicano che le donne e i loro bambini sani, che non richiedano altrimenti cure neonatali, siano tenuti insieme nell’immediato periodo post partum”.

La Società Italiana di Neonatologia suggerisce che solo se la madre è sintomatica, con un quadro clinico compromesso, madre e bambino vengono transitoriamente separati. In caso di separazione del neonato dalla madre, è fortemente raccomandato comunque l’uso del latte materno fresco spremuto.

Un altro punto chiave per l’assistenza al percorso nascita, soprattutto durante l'epidemia COVID-19, sono i servizi territoriali e la rete di supporto alle donne. Le inee guida raccomandano strategie volte a ridurre l’accesso alle strutture ospedaliere e il rischio di contagio per le donne in gravidanza, la dimissione protetta di madre e neonato dopo il parto e il rinforzo dei servizi di teleassistenza.

Fonte:

Epicentro
Trovi questo articolo interessante? Condividilo sui social
Progettazione e sviluppo a cura di TECNASOFT