Redazionale

L’influenza stagionale è arrivata

Data pubblicazione: 24/11/2022 - Ultimo aggiornamento: 07/12/2022
Categoria: News - Autore: Marta Marchetti

L’influenza stagionale è arrivata

Come ogni anno anche nella stagione invernale 2022/2023 dovremo fare i conti con il virus dell'influenza. Quest’ultima si può definire come un’infezione acuta delle vie aeree con andamento stagionale, causata dai virus influenzali di tipo A e tipo B, appartenenti alla famiglia Orthomixoviridae.
Nel nostro Paese, l’influenza si manifesta nei mesi freddi, a differenza delle zone tropicali dove può manifestarsi durante tutto l’anno.

Generalità sull'Influenza

Il virus dell’influenza si trasmette per via aerea attraverso le goccioline di saliva (droplets) e muco emesse normalmente con starnuti e colpi di tosse, oppure semplicemente parlando con un'altra persona a distanza molto ravvicinata.
L’infezione si sviluppa quando i virus raggiungono le mucose delle vie respiratorie.

Una persona adulta affetta da influenza può già essere contagiosa a partire dal giorno precedente la comparsa della sintomatologia fino ai 5 - 7 giorni dopo la comparsa delle prime manifestazioni della malattia. I bambini, invece, possono risultare contagiosi più a lungo, anche oltre la settimana.

Il tempo di incubazione, ossia il tempo che intercorre tra il contagio e le manifestazioni cliniche della patologia, va da 1 a 4 giorni. A questo segue un brusco esordio della sintomatologia.
L’influenza si presenta infatti con febbre (in genere 38°C all’esordio), cefalea (mal di testa), dolori muscolari e malessere generale. A questa sintomatologia si aggiunge quella legata all’interessamento delle vie respiratorie alte, ossia rinorrea (gocciolamento nasale), faringodinia (mal di gola) e tosse non produttiva.
La malattia tende a risolversi in una settimana circa, anche se la tosse e la sensazione di stanchezza possono persistere più a lungo.
Alcune fasce della popolazione, come per esempio anziani, bambini, soggetti fragili o affetti da patologie croniche, possono risultare più a rischio di sviluppare complicanze legate all’influenza.
La polmonite, causata da una sovrainfezione di tipo batterico, è la complicazione principale che può verificarsi, ma possono comparire anche un peggioramento delle patologie preesistenti e problematiche a livello neurologico, muscolare e cardiovascolare.
Nonostante le complicanze siano più frequenti nei soggetti sopra citati, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane.

Influenza stagionale 2022-2023

ANSA comunica che i dati raccolti da esperti internazionali prevedono una stagione influenzale 2022-2023 molto forte.
Questi dati si basano sull’andamento della malattia registrato ad agosto nell'emisfero Sud, quindi durante la stagione invernale. In Australia, ad esempio, l’influenza ha colpito una percentuale della popolazione maggiore del solito e in maniera più seria.
In Italia è previsto un andamento dell’influenza stagionale molto simile all’esempio appena citato. Questo è in parte legato ad una riduzione delle restrizioni legate al Covid-19, con conseguente diminuzione dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, come mascherine, gel disinfettanti e altro. In questo modo, necessariamente, la popolazione risulta esser più esposta ad un rischio di contagio.

Prevenzione dell’influenza

Alcune semplici azioni della vita quotidiana aiutano a prevenire la diffusione dell’influenza:

  • Lavare spesso le mani con acqua e sapone, in particolare dopo avere tossito e starnutito o dopo avere frequentato luoghi e mezzi di trasporto pubblici, è fondamentale per ridurre il contagio. Se non è possibile lavarsi le mani, si possono utilizzare detergenti a base di alcol;
  • Coprire naso e bocca con un fazzoletto (possibilmente di carta) quando si tossisce e starnutisce e gettare immediatamente il fazzoletto;
  • Evitare il contatto con occhi, naso e bocca con le mani non lavate;
  • Rimanere a casa se malati.

Oltre a queste semplici regole igieniche, il mezzo più efficace di prevenzione dell’influenza risulta essere la somministrazione di vaccini specifici antinfluenzali.

La vaccinazione antinfluenzale

La vaccinazione è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e soprattutto per ridurne le complicanze.


In che modo agisce?
Il vaccino antinfluenzale stimola il nostro sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro il virus dell'influenza. Poiché i virus dell’influenza hanno la capacità di mutare, la vaccinazione va ripetuta ogni anno per ottenere una copertura maggiore sui nuovi ceppi in circolazione.
La risposta immunitaria alla vaccinazione impiega circa due settimane per svilupparsi pienamente.


A chi è consigliata la vaccinazione antinfluenzale?
Come indicato dal ministero della Salute “La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta in modo gratuito alle persone con più di 60 anni, alle donne in gravidanza e post partum, ai ricoverati in lungodegenza, alle persone con malattie croniche come diabete, malattie cardiache e respiratorie o problemi al sistema immunitario, ad alcune categorie di lavoratori come personale sanitario e socio-sanitario, forze di polizia e vigili del fuoco, allevatori o chi lavora a contatto con animali, ai donatori di sangue. È raccomandata anche ai bambini non a rischio nella fascia di età 6 mesi - 6 anni.”
In ogni caso il vaccino antinfluenzale è consigliato a tutti i soggetti che desiderino evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni, indicate dal proprio medico di medicina generale.


Come viene somministrata?
“In Italia sono disponibili vaccini antinfluenzali quadrivalenti che contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B” riporta il ministero della Salute.
Il vaccino negli adulti viene somministrato con un'iniezione intramuscolo, nella parte superiore del braccio a livello del muscolo deltoide; nel caso dei bambini, invece, la regione indicata per l’iniezione è a livello del muscolo antero-laterale della coscia. 
Vi è inoltre la possibilità di somministrare il vaccino per via nasale sotto forma di spray per i soggetti di età compresa tra i 2 e i 18 anni.
Come fare a vaccinarsi?
La vaccinazione può esser effettuata a partire dall’inizio di ottobre e in qualsiasi momento della stagione influenzale presso:

  • il proprio Medico di Medicina Generale o Pediatra;
  • strutture sanitarie o ambulatori vaccinali e di prevenzione (ASL);
  • in alcune farmacie;
  • in alcuni casi presso la sede di lavoro dal medico del lavoro.

Vaccinazione antinfluenzale e vaccinazione anti-Covid

Il ministero della Salute riporta che la co-somministrazione di vaccini antinfluenzali e di vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID-19 (inserire link https://www.ambimed-group.com/it/la-co-somministrazione-del-vaccino-anti-covid-iv-dose-booster-e-del-vaccino-antinfluenzale), eccetto casi specifici, è possibile e considerata sicura.

Andamento della malattia

InfluNet, la rete italiana per la sorveglianza dell’influenza, riporta nell’ultimo bollettino i dati dell’andamento dell’influenza aggiornati al 02/12/22.
Il numero di casi di sindromi influenzali e simil-influenzali in Italia continua a crescere sensibilmente, con un’incidenza pari a 12,9 casi per mille assistiti (9,5 nella settimana precedente). 
Tutte le fasce d’età risultano colpite da questo aumento dell’incidenza dell’influenza, anche se le fasce maggiormente colpite risultano essere quelle dell’età pediatrica, in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l’incidenza è pari a 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente). 
In queste prime settimane di sorveglianza, riporta InfluNet, a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali hanno concorso anche altri virus respiratori oltre ai virus influenzali.

Fonti:

Ansa, Ministero della Salute, Aifa, Iss InfluNet

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