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Le donne in gravidanza non vaccinate per COVID-19 sono a rischio di complicazioni

Data pubblicazione: 03/02/2022 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Staff Ambimed

Le donne in gravidanza non vaccinate per COVID-19 sono a rischio di complicazioni

Secondo un nuovo studio condotto in Scozia, le donne in stato di gravidanza non vaccinate contro SARS-CoV-2, se infettate sono a rischio molto più elevato di complicazioni dovute alla malattia, rispetto alle loro controparti vaccinate.

La copertura vaccinale per COVID-19 è sempre stata sostanzialmente inferiore tra le donne gravide rispetto alla popolazione femminile in età riproduttiva.

Gli autori dello studio, pubblicato in Nature Medicine, hanno esaminato i dati di tutte le donne in gravidanza che vivono in Scozia tra dicembre 2020 e ottobre 2021, includendo dati su un totale di 145.424 gravidanze in 131.751 donne.

Nel periodo di studio, sono state registrate 4.950 infezioni da SARS-CoV-2 in gravidanza. Nel complesso, i tassi di infezione da SARS-Cov-2 in gravidanza hanno mostrato modelli simili a quelli della popolazione femminile in generale in età riproduttiva, con picchi di infezione nell'ottobre 2020, gennaio 2021 e settembre 2021.

Dal primo dicembre 2020 in poi, il 77,4% delle infezioni da SARS-Cov-2 in gravidanza (3.833 su 4.950) si è verificato in donne non vaccinate alla data di inizio dell'infezione, con l'11,5% (567 su 4.950) in donne parzialmente vaccinate e l'11,1% (550 su 4.950) nelle donne completamente vaccinate.

Delle infezioni da SARS-Cov-2 in gravidanza che si sono verificate nelle donne non vaccinate, il 19,5% (748 su 3.833) è stata ricoverata in ambito ospedaliero rispetto al l'8,3% (47 su 567) delle donne parzialmente vaccinate e al 5,1% (28 su 550) delle completamente vaccinate. Il 2,7% (102 su 3,833) delle infezioni da SARS-Cov-2 in gravidanza che si sono verificate in donne non vaccinate è stato ricoverato in regime di cure intensive rispetto allo 0,2% (1 su 567) delle donne parzialmente vaccinate e allo 0,2% (1 su 550 casi) delle completamente vaccinate. Ciò significa che mentre il 77,4% (3,833 su 4,950) di infezioni da SARS-Cov-2 in gravidanza si è verificato in donne non vaccinate, il 90,9% (748 su 823) di infezioni associate con ricovero in ospedale e il 98,1% (102 su 104) delle infezioni associate con l'ammissione in terapia intensiva erano in donne non vaccinate.

"La vaccinazione in gravidanza è il modo più sicuro ed efficace per proteggere se stesse e i loro bambini", ha detto Sarah Stock, autrice dello studio e medico materno-fetale presso l'Università di Edimburgo. "Questo consiglio deve estendersi non solo alle gravide, ma anche alla loro cerchia social stretta, come partner, genitori, nonni e amici."
I dati per lo studio sono stati raccolti attraverso lo studio Covid-19 in Pregnancy in Scotland, che continua a monitorare tutti coloro che erano o sono rimasti incinta dopo il 1º marzo 2020. I ricercatori sperano di continuare ad analizzare i dati, in particolare altri fattori concorrenti come lo stato socioeconomico e demografico.

Per gli autori, i risultati dello studio sottolineano che le donne in stato di gravidanza sono una popolazione critica quando si guarda a COVID-19 e altre malattie. Sottolineano la necessità di continuare gli sforzi per aumentare l'aderenza alle vaccinazioni. L'esitazione del vaccino in gravidanza richiede di essere affrontata, soprattutto alla luce delle nuove raccomandazioni per la somministrazione di vaccini booster, al fine di proteggere contro nuove varianti come Omicron.

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