Redazionale

Epidemia da vaiolo delle scimmie nella Repubblica Democratica del Congo

Data pubblicazione: 12/12/2023
Categoria: Alert dal mondo - Autore: Staff Ambimed

Epidemia da vaiolo delle scimmie nella Repubblica Democratica del Congo

Dal 1 gennaio al 12 novembre 2023, sono stati riportati un totale di 12.569 casi sospetti di vaiolo delle scimmie (Mpox) e 581 decessi correlati, in 156 zone sanitarie distribuite in 22 delle 26 province della Repubblica Democratica del Congo. Questo dato rappresenta il numero più elevato di casi annuali mai segnalato, con nuovi casi in aree geografiche che in precedenza non avevano mai riportato Mpox, incluse Kinshasa, Lualaba e South Kivu.

Di particolare rilievo è l'outbreak a Kinshasa, la capitale, che ha segnalato i primi casi di Mpox nell'agosto 2023. Dal 18 agosto al 12 novembre 2023, sono stati riportati 102 casi sospetti in otto zone sanitarie di Kinshasa, con 18 casi confermati e un decesso.

La provincia di South Kivu, che fino al 2023 non aveva riportato casi di Mpox, ha segnalato il primo caso a settembre. Con 80 casi sospetti e 34 casi confermati, la provincia si trova ad affrontare sfide aggiuntive legate a conflitti, sfollamenti e insicurezza alimentare, che possono favorire la diffusione del Mpox.

Grafico: Distribuzione geografica dei casi sospetti di Mpox per provincia, Repubblica Democratica del Congo, dal 1 gennaio al 4 novembre 2023 (Settimane epidemiologiche 1-44).

Il vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie è una zoonosi virale (un virus trasmesso all'uomo da animali) con sintomi simili a quelli osservati in passato nei pazienti affetti da vaiolo, sebbene sia clinicamente meno grave.

La trasmissione da persona a persona di Mpox può avvenire attraverso il contatto diretto con la pelle infetta o altre lesioni, come quelle presenti nella bocca o sui genitali. Questo tipo di contatto può includere: contatto faccia a faccia (parlare o respirare nello stesso ambiente); contatto pelle a pelle (toccare o avere rapporti vaginali/anali); contatto bocca a bocca (baciare); contatto bocca a pelle (sesso orale o baciare la pelle); goccioline respiratorie o aerosol a breve distanza dovuti a contatto prolungato ravvicinato. La trasmissione può avvenire anche attraverso la placenta dalla madre al feto (che può portare a Monkeypox congenita) o tramite lo stretto contatto durante e dopo la nascita.

Il vaiolo delle scimmie è di solito una malattia autolimitante con sintomi che durano da 2 a 4 settimane. I casi gravi si verificano più comunemente tra i bambini e i soggetti fragili, e sono correlati all'entità dell'esposizione al virus e allo stato di salute del paziente.  Attualmente, la vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie è offerta gratuitamente alle categorie di soggetti ad alto rischio indicati nella Circolare ministeriale 35365 del 5 agosto 2022 con età superiore a 18 anni.

 

 

Fonti:

World Health Organization

WHO

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