Redazionale

Febbre Chikungunya: sintomi e diagnosi

Data pubblicazione: 24/07/2023
Categoria: News - Autore: Lavinia Barone

Febbre Chikungunya: sintomi e diagnosi

La Chikungunya è una malattia virale, il cui agente eziologico è il Chikungunya virus (CHIK), appartenente alla famiglia delle Togaviridae (genere Alphavirus).

La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania ed il termine in lingua africana vuol dire “ciò che contorce”, in riferimento all’importante limitazione articolare che consegue l’esordio dei sintomi.

Si trasmette da persona a persona attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes, come Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la zanzara tigre) ed è endemica in oltre 60 Paesi in Asia, Africa, Europa e delle Americhe.

Raramente la trasmissione avviene per via verticale durante il parto da madre a figlio o in seguito a contatto con sangue infetto.

Dopo un periodo di incubazione di 2-12 giorni si manifesta con improvvisa febbre, dolore muscolare, mal di testa, affaticamento, rash cutaneo e dolori articolari che inducono l’acquisizione di una caratteristica posizione antalgica caratterizzata dall’immobilità.

ll dolore coinvolge più frequentemente le articolazioni periferiche, come polsi, caviglie, articolazioni di mani e piedi, spalle, gomiti, ginocchia.

Seppur meno comune, è possibile la comparsa di congiuntivite e sintomi gastrointestinali

I sintomi che possono essere anche molto aspecifici, soprattutto in zone dove è contestualmente endemica la Dengue e possono essere male interpretati senza strumenti di diagnostica differenziale mediante sierologico o molecolare. È necessario escludere patologie con una sintomatologia sovrapponibile come dengue, febbre gialla, West Nile ed encefalite giapponese.

La guarigione si verifica approssimativamente in una settimana, ma alcuni pazienti continuano a lamentare dolore alle articolazioni per mesi. Tuttavia, il contagio conferisce l’acquisizione di un’immunità permanente riducendo il rischio di reinfezione. La prevenzione della malattia è l’unica arma di contrasto alla patologia nelle zone dove è endemica, non esistendo né farmaci antivirali specifici né un vaccino.  Le principali armi di difesa sono zanzariere nelle stanze, vestiti di colore chiaro che non lascino scoperte parti del corpo e sostanze spray repellenti da applicare più volte nell’arco della stessa giornata poiché il sudore ne riduce l’effetto.


 

Fonti:

 

https://www.who.int/health-topics/chikungunya#tab=tab_1

https://www.epicentro.iss.it/chikungunya/Documentazione-Italia

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