Redazionale

I viaggiatori e le malattie sessualmente trasmesse

Data pubblicazione: 02/12/2021 - Ultimo aggiornamento: 28/05/2022
Categoria: News - Autore: Dott. Vincenzo Nicosia

I viaggiatori e le malattie sessualmente trasmesse

Le malattie a trasmissione sessuale, comunemente indicate con la sigla STD, sono infezioni acquisite tramite contatti sessuali che includono rapporti genitali, anali ed orali.

Le STD conosciute sono oltre trenta e comprendono infezioni note di natura virale come l’HIV e l’herpes genitale. Le conseguenze delle STD non si limitano a disturbi della sfera genitale, come ulcere e secrezioni vaginali o uretrali, ma comprendono malattie letali come l’AIDS e tumori maligni come il carcinoma del fegato conseguente all’infezione da virus dell’epatite B ed il carcinoma del collo dell’utero dovuto a numerosi tipi di papilloma virus.

I comportamenti a rischio per contrarre una o più STD durante un viaggio sono rappresentati da contatti sessuali non protetti con più partners. È possibile ed importante attuare precauzioni nell’eventualità di contatti sessuali durante il viaggio cominciando a limitare il numero dei partners.

Altrettanto essenziale è utilizzare il preservativo durante i rapporti sessuali. È necessario portare con sé una riserva di preservativi per avere garanzia della qualità e perché siano disponibili nel momento del bisogno.

La vaccinazione è un metodo efficace per la prevenzione delle infezioni da Epatite A e B acquisite per via sessuale. La vaccinazione antiepatite A è particolarmente raccomandata a soggetti omosessuali; la vaccinazione antiepatite B alle persone che abbiano rapporti sessuali promiscui durante il viaggio.

Per i giovani (ragazze e ragazzi) è disponibile il vaccino anti HPV che rappresenta un’efficace prevenzione per i tumori del collo dell’utero causati dal papilloma virus.

Assumere antibiotici prima o dopo tali rapporti è del tutto inefficace nei confronti della maggior parte delle STD, in particolare quelle dalle conseguenze più gravi.

Pertanto, se al rientro dal viaggio in cui si sono avuti rapporti sessuali a rischio si presentano disturbi della sfera genitale è importante consultare il proprio medico per eseguire gli accertamenti e le cure del caso.

La mancanza di sintomi non garantisce l’assenza di infezione e i viaggiatori esposti a sesso non protetto dovrebbero sottoporsi ad accertamenti una volta rientrati a casa: alcune infezioni, infatti, si possono manifestare anche a distanza di tempo, quando diventa difficile effettuare una terapia corretta.

Le infezioni sessualmente trasmesse possono passare inosservate per lungo tempo. Segni e sintomi possono comparire, a seconda del tipo di infezione, da alcuni giorni ad alcuni anni dopo l'esposizione. Alcune infezioni sono banali e si risolvono in pochi giorni (è il caso, per esempio, della Candida Albicans), o qualche settimana, senza lasciare conseguenze. Altre volte (come nel caso dell’HIV o della sifilide) la progressione della patologia può portare a complicanze serie e alcune volte letali. Alcune di queste infezioni possono decorrere in modo del tutto asintomatico per molto tempo, pur conducendo a serie alterazioni funzionali di alcuni organi con decadimento della loro funzione (ad es. nelle donne i danni a carico delle tube da parte della Clamidia Trachomatis, portano all’infertilità).

Particolare attenzione si deve prestare a determinati segni e sintomi quali:

  • piaghe sui genitali, nella zona rettale o nella zona orale;
  • bruciore o dolore alla minzione;
  • secrezioni dal pene;
  • perdite vaginali (leucorrea);
  • perdite vaginali ematiche;
  • ingrossamento dei linfonodi, soprattutto nell'area inguinale;
  • dolori pelvici, accompagnati in alcuni casi da febbre persistente o a diarrea;
  • rash cutaneo su tronco, mani o piedi.

Terapia

La scelta del trattamento dipende dal tipo di infezione presente nel paziente. Le STD causate da batteri sono generalmente più facili da curare, mentre ciò non si può dire per quelle virali, che alle volte non possono essere curate definitivamente. Nel caso di STD causate da batteri e protozoi vengono impiegati antibiotici per uso locale o sistemico. Per le infezioni virali si utilizzano terapie antivirali (ad esempio per l’Herpes) o trattamenti chirurgici locali (Come per l’HPV). Nel caso del virus responsabile dell’AIDS (HIV), anche se al momento non vi sono terapie in grado di eliminare definitivamente il virus, le cure attuali consentono di tenere l’infezione sotto controllo per molti anni. Grazie a questo la mortalità è calata in modo significativo negli ultimi anni.

Bibliografia

  • Guidelines for the Management of Sexual Trasmitted Infections. WHO
  • Manuale di Medicina dei Viaggi. G. Orlando, L. Galimberti, G. Giani. Edizioni Masson
  • Steffen, Dupont. Manual of Travel Medicine and Health, 3 edition 2007

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