Aumento dei casi di encefalite da zecca in Veneto

La Regione Veneto sta attualmente registrando un significativo aumento dei casi di malattia da zecca. Secondo l'ultimo bollettino diffuso dalla Regione, dal 1° gennaio 2023 al 1° settembre 2023 sono stati confermati 15 casi, di cui 10 casi di encefalite da zecca (TBE) e 5 casi nella forma meno invasiva, l’infezione virale da zecca. Da notare che sono stati riportati anche 3 casi di TBE e 7 casi di infezione virale da zecca definiti come "probabili".

La malattia da zecca è presente in molti Paesi dell’Europa centro orientale e settentrionale. In Italia, soprattutto nelle regioni a Nord-Est, può colpire frequentatori della montagna, anche occasionali. Il Dottor Renzo Scaggiante, primario di Malattie Infettive presso l'Ospedale San Martino di Belluno, ha riferito che alcuni pazienti sono stati recentemente ricoverati a causa della TBE e che la prognosi può essere impegnativa, con pazienti che necessitano di assistenza respiratoria.

La buona notizia è che il vaccino contro la TBE è altamente efficace. L'ULSS Dolomiti, infatti, offre gratuitamente il vaccino a migliaia di persone, sia adulti che bambini, ed è fortemente raccomandato per chiunque possa essere a rischio di esposizione alle zecche.
 

L’encefalite virale da zecca (TBE)

L’encefalite da zecche (TBE) è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale, causata da un arborvirus e trasmessa dal morso di zecche infette. Generalmente, nel 70% dei casi l'infezione si presenta con sintomi lievi, mentre in alcuni casi possono insorgere disturbi del sistema nervoso centrale (meningoencefalite).

Le Autorità sanitarie raccomandano la vaccinazione preventiva agli abitanti delle zone endemiche e a chi si espone al morso di zecca.

Fonte:

Bollettino Sorveglianza delle Arbovirosi - anno 2023 n. 3 del 01/09/2023